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“Totti non mi ha invitato alla presentazione della sua biografia al Colosseo? Non lo sapevo, vorrà dire che gli farò una sorpresa. Ovviamente leggerò il suo libro come tutti quelli dei grandi campioni, certo mi dispiace un po’ non essere tra gli invitati ma è una sua libera scelta”: così Luciano Spalletti risponde in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Parma a una domanda sulla presentazione del libro di Totti, che non vede il tecnico nerazzurro, che lo ha allenato per diversi anni a Roma e che però si è lasciato non in buonissimi rapporti due anni fa, al termine di una stagione ricca di incomprensioni ed esclusioni.
L’allenatore dell’Inter si è poi soffermato su temi che riguardano il match contro i ducali e quello contro il Tottenham di martedì: Il Parma gioca con grande spensieratezza. Dobbiamo stare attenti alle loro ripartenze e mantenere equilibrio. Giocheranno con due esterni rapidi in campo aperto e quindi secondo me sfrutteranno le uscite palla al piede in velocità . Dobbiamo essere bravi noi a comandare la partita e stare in guardia se dovessimo perdere la sfera. Mi aspetto da diversi giocatori di essere in grado di dare il loro contributo subito nella Champions, anche se non hanno grande esperienza in questa manifestazione. E’ importante evitare di farsi dominare dal timore della novità . Bisogna farsi trovare pronti ma fare più del normale per passare il turno”.
Infine una precisazione di Spalletti sull’esclusione di Gagliardini dalla lista Champions, a suo dire obbligata da altri fattori e non frutto di una bocciatura: “Hanno detto tutti ‘Bocciato Gagliardini’, ma io faccio le formazioni scegliendo, non bocciando. E’ un problema vostro. Gagliardini rimane fuori a causa di scelte. Dalbert, Joao Mario, Vecino, Gagliardini, Nainggolan e Skriniar. Tre calciatori andavano scelti per forza tra questi sei e ho fatto le mie scelte scegliendo e non bocciando. Se voglio bocciare lo faccio senza aver bisogno di avere una regola che imponga una scelta. Gagliardini rimane un gran giocatore e mi è dispiaciuto lasciarlo fuori”: