Ai microfoni di La Nacion, una lunghissima intervista al vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti. La bandiera nerazzurra ha toccato tantissimi argomenti, tra cui la grande annata culminata con la vittoria dello scudetto dopo undici anni, il rapporto con Antonio Conte, la Superlega, il futuro dell’Inter.
“Questo progetto è iniziato con Conte due anni fa. Dal suo arrivo sono stato molto più vicino alla squadra. Siamo passati anche da momenti amari che, attenzione, sono fondamentali per crescere, maturare e migliorare. Questo gruppo doveva superare quelle fasi negative per prepararsi a vincere”, sostiene Javier. Poi, ancora una panoramica sul leader di questo gruppo, Antonio Conte:
“Ricordo il primo pranzo che ho fatto con Antonio, lui aveva appena firmato, e avevo già capito che stava iniziando qualcosa di importante. Ha un’enorme capacità e molta convinzione di trasmettere le sue idee. La differenza la fa nella cultura del lavoro. È instancabile. E poi la sua mentalità ha reso un gruppo di giocatori, molti dei quali giovani, consapevoli di poter vincere. Il passato? Il tifoso nerazzurro, all’inizio, sicuramente lo aveva un po’ studiato, ma credo si sia subito reso conto, dal modo di lavorare di Antonio, che l’uomo si sarebbe impegnato completamente. Al di là del fatto che Antonio ha giocato tanto per la Juventus, da quando è arrivato all’Inter, non è passato giorno senza pensare al 100% su come migliorare la squadra”.
Inevitabili poi le domande sui problemi finanziari del club nerazzurro, sull’idea Superlega (di cui l’Inter era uno dei club fondatori) e soprattutto sul futuro.
“È vero, metà stagione il club poteva essere venduto. Ha attraversato e sta attraversando grandi problemi finanziari. Non siamo gli unici ad avere problemi, ovviamente, perché la pandemia ha generato molti deficit. Ma è vero: come società dobbiamo ancora migliorare. I problemi finanziari continuano. E potrebbero volerci un paio d’anni per ritrovare l’equilibrio.
La Superlega? Un errore e bisogna imparare dagli errori, la risposta è stata data dal tifoso di calcio, non solo dei 12 club fondatori. Questo è stato un errore, senza dubbio, ma sicuramente aiuterà tutte le parti coinvolte a trovare un punto di accordo per il futuro del calcio. Il tifoso dell’Inter deve stare tranquillo, non sono previste sorprese al momento” .