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“Cori razzisti? C’è stato un ambiente un po’ particolare, abbiamo chiesto la sospensione alla procura federale e ci sono stati tre annunci. Koulibaly era nervoso e non aveva lo stato d’animo migliore. Ci sono stati ululati per tutta la partita. La prossima volta ci fermeremo noi se non sarà l’arbitro ad interrompere la partita”. Questo lo sfogo di Carlo Ancelotti al termine di Inter-Napoli 1-0, posticipo della diciottesima giornata di Serie A caratterizzata da ululati razzisti all’indirizzo di Koulibaly espulso all’81’.
Decisivo un gol di Lautaro al 91’ che ha condannato i partenopei alla sconfitta a San Siro: “Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio e siamo rimasti in dieci uomini in un momento chiave del match – ha spiegato il tecnico partenopeo ai microfoni di Sky Sport – Ora pensiamo alla prossima partita di mercoledì, vogliamo chiudere un anno positivo. Il risultato non cambia niente di quelli che sono i nostri obiettivi. Insigne? Ha lavorato molto e ha fatto un lavoro importante a livello difensivo“.
Poi gli è mancata un po’ di lucidità”. Poi ha concluso spiegando la scelta di schierare Callejon come terzino: “Volevo un giocatore alto in fase di costruzione. Sapevo che avrei potuto prendere un rischio sui cross ma volevamo fare una partita offensiva. Nel primo tempo non ci siamo riusciti mentre nel secondo tempo è stata un’altra partita e abbiamo avuto un controllo quasi totale”.