Serie A

Inter-Milan, Fonseca: “Come si vince? Facendo più gol. Non penso al mio futuro, ora conta la partita”

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca, Milan - Foto PA Wire/PA Images/IPA

“Dopo il Liverpool c’è grande frustrazione, ma anche consapevolezza che siamo uniti. La squadra capisce il momento e lavoriamo insieme, la soluzione adesso è lavorare per imparare“. Inizia così la conferenza stampa di Paulo Fonseca, tecnico del Milan che si prepara a guidare i rossoneri nel derby della Madonnina, in programma per domani. “Derby opportunità o partita più complicata? Io guardo al lato positivo, abbiamo tanto da poter vincere in questa partita contro l’Inter. In questo momento può essere un momento importante per noi”. “Il mio futuro legato al derby? Non ci penso, la cosa più importante è la squadra e la partita contro l’Inter. La cosa che faccio sempre è controllare quello che posso, ovvero il mio lavoro”. Sul rapporto con la società e l’incontro con Ibra: “Io ho sempre sentito fiducia da parte della società. Capisco la curiosità quando viene Ibrahimovic, ma non parlo delle nostre conversazioni. A me non sono arrivate voci di disaccordo con la società. Se io sento quello che si dice tra i giornalisti o in tv, non posso lavorare. Non è importante per me quello di cui si parla. Non posso lavorare, altrimenti. Questa è la verità. Se ci sono tante persone che dicono tante cose, se vado a vedere tutto come posso rimanere a lavorare tranquillo? Per me non è importante. Ciò che è importante è quello che mi fanno sentire le persone con cui lavoro“.

Fonseca rimane fiducioso: “Io penso che questo sia un gioco di squadra, continuo a lavorare per quello in cui credo. Rifarei tutto ciò che ho fatto in questi 70 giorni. Io non dico bugie, quando arrivo qui (in conferenza stampa, n.d.r.) è normalmente il giorno prima della partita. Oggi arrivo prima del derby, partita difficile. Io arrivo con fiducia, perché? Perché quando sentiamo che i giocatori sono tristi, non confortati… Io voglio che voi vediate il lavoro di questa squadra. Posso trasmettervi solo la fiducia. Questi tre giorni di lavoro sono stati fantastici, vado con fiducia in campo perché i giocatori sono arrivati così. Io vedo al futuro con fiducia perché i ragazzi lavorano bene”. L’approccio è pragmatico: “Come si vince una partita del genere? Facendo più gol dell’Inter. In Italia non si valorizza il gioco, ma il risultato. Quando mi hanno portato qui è perché volevano cambiare. Quando una squadra ha la palla ha più possibilità di vincere. Con la qualità di giocatori che abbiamo dobbiamo avere molto di più la palla. Io continuo a credere in questo. Non mi sembra che il miglior calcio si veda quando gli avversari hanno la palla“, prosegue l’allenatore: “Prestazione dell’Inter contro il City? Una buona domanda per farmi parlare bene dell’Inter, ma io non voglio“. Infine: “Meglio essere aggressivi o essere bassi contro l’Inter? Non possiamo separare questi momenti. Dobbiamo recuperare velocemente la palla, ma non stiamo giocando contro una squadra qualsiasi. Saremo obbligati a volte ad essere bassi e difendere. Contro il Liverpool abbiamo avuto la squadra corta, anche Rafa, che si critica tanto per non difendere, era lì. Serviranno i momenti in cui saremo corti, anche se non vogliamo vivere questa situazione. Dovremo cercare di perdere poco la palla”.

SportFace