Serie A

Inter, Marotta: “Il sogno è la Champions, la realtà invece è lo scudetto. Lukaku? Ci siamo rimasti male”

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

In una lunga chiacchierata ai microfoni di ‘Radio anch’io sport‘ su Rai Radio 1, l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha toccato vari temi, a partire dagli obiettivi stagionali: “Il sogno si chiama Champions League e ad Istanbul si era quasi avverato. La vita però è fatta anche di realtà e la nostra è inseguire lo scudetto che ci regalerebbe la seconda stella. Abbiamo tuttavia raggiunto la consapevolezza di potercela giocare contro chiunque e daremo sempre il massimo“.

La Real Sociedad è una squadra molto aggressiva e mister Inzaghi ha optato per un po’ di turnover. A mio avviso bisogna leggere il positivo la reazione nella ripresa che ci ha consentito di trovare il pareggio – ha proseguito Marotta, per poi soffermarsi sui singoli – Dimarco? Siamo sorpresi dalla sua crescita. Sono certo che il grande senso di appartenenza all’Inter del ragazzo l’abbia facilitata. Oggi è tra gli esterni più forti d’Europa. Arnautovic? Peccato per l’infortunio perché si stava inserendo bene. Ma le alternative non mancano“.

Marotta ha quindi detto la sua sullo strapotere dell’Arabia Saudita nel calciomercato: “Tale scenario deve essere ancora valutato al meglio. Pur avendo incassato tanto, abbiamo perso in termini di qualità del prodotto perché sono andati via tanti giocatori di qualità. Alla lunga ciò potrebbe essere negativo, magari in ottica diritti tv. Un rimedio? Porre limiti ai trasferimenti. Ma se loro hanno tanti soldi, noi dobbiamo rispondere con la competenza a livello manageriale“.

Infine, l’ad dei nerazzurri ha affrontato due ultimi argomenti: “Con Lukaku si era creato un rapporto d’affetto, perciò non nego che ci siamo rimasti male. Ma fa parte del passato e siamo stati bravi a trovare alternative. Spalletti? Sono contento che sia diventato il ct dell’Italia. Ritengo la scelta di Gravina molto lungimirante perché Spalletti sa valorizzare i giovani e vede tanti valori positivi“.

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