Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, è intervenuto a Rai Radio 1 durante la trasmissione ‘Radio Anch’io Sport’ affrontando diversi temi. Sicuramente l’attenzione dei tifosi nerazzurri è stata soprattutto per l’argomento legato al rinnovo di contratto di Lautaro Martinez: “Lo consideriamo già fatto, virtualmente ha già firmato – afferma senza dubbi Marotta – Ora è impegnato con la nazionale argentina per qualche giorno, quindi aspettiamo solo per questo motivo.”
Il nuovo numero uno interista ha anche parlato del Mondiale per Club e dei calendari sempre più fitti: “Accettiamo con orgoglio questa vetrina di livello mondiale, ma allo stesso tempo i calendari si riempiono ulteriormente – spiega – L’anno prossimo con il nuovo format della Champions serviranno fino a 17 partite alla squadra che vincerà la coppa. Anche per questo motivo secondo me la Serie A andrebbe ridotta a 18 squadre, il rischio di infortuni è sempre più alto e i giocatori andrebbero tutelati. I carichi di lavoro attuali non sono più sostenibili. Penso a Barella, che ora è impegnato negli Europei e ha già giocato più di 50 partite.” Marotta ne fa anche una questione commerciale: “Se l’offerta diventa eccessiva, il calcio rischia di perdere in attrattività”.
Infine una battuta anche sul tema legato al nuovo stadio dell’Inter: “Noi abbiamo individuato la zona di Rozzano e abbiamo esteso fino al 2025 il contratto di esclusiva con i proprietari dei terreni. Allo stesso tempo il sindaco vuole consegnare un progetto per la riqualificazione di San Siro, vedremo. I tempi sono ancora prematuri. Sicuramente il problema degli stadi in Italia è notevole, la lentezza burocratica poi causa una specie di fuga di investitori. Speriamo di poter trovare una collocazione definitiva, in questo paese l’età media degli stadi è di 70 anni.”