
Giuseppe Marotta - Foto Marco Canoniero/IPA
Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, è stato ospite di “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1: nel suo intervento ha toccato diversi temi, dal futuro di Simone Inzaghi alla lotta Scudetto, fino all’uscita di scena dell’Italia dalla Nations League dopo la sconfitta contro la Germania ieri sera. A proposito del tecnico nerazzurro, Marotta ha annunciato che il rinnovo è ormai cosa fatta: “Siamo molto contenti di Inzaghi, credo che il rinnovo di contratto sia una formalità, ha lavorato molto bene in questi anni ed è un grande punto di riferimento per il nostro modello societario dal punto di vista tecnico. È un allenatore tra i migliori al mondo ed ha anche il vantaggio di essere stato un ottimo giocatore, siamo molto contenti di averlo con noi. A bocce ferme poi ci ritroveremo e rinnoveremo il contratto”.
A proposito di Inzaghi, Marotta ha anche commentato lo “sfogo” dell’ex tecnico della Lazio, che si è lamentato per i pochi elogi per l’Inter: “È la reazione di un professionista, va compresa. Del resto, noi siamo l’Inter, come i grandi club è oggetto di grande pressione. Fa parte del gioco. Ma al tempo stesso non dobbiamo nasconderci, dobbiamo essere ambiziosi dal punto di vista sportivo ed essere presenti al momento giusto nelle varie competizioni”.

Inter, Marotta sullo Scudetto: “Tre squadre in corsa, è tutto aperto”
L’Inter è attesa da un importantissimo rush finale nelle tre competizioni in cui è ancora in corsa. A partire dall’obiettivo più concreto, lo Scudetto: “Ci sono tre squadre candidate maggiormente alla vittoria finale, con un campionato avvincente e molto aperto come non si vedeva da tanti anni e questo fa bene al movimento. Siamo ancora in una fase interlocutoria, i punti sono tanti. Spesso si considerano solo gli scontri diretti, si sottovalutano quelle che sono le partite da calendario facile”, ha sottolineato Marotta.
Un ulteriore tema che coinvolge da vicino i nerazzurri è quello della seconda squadra, riguardo alla quale il presidente dell’Inter ha spiegato: “Ne ero un fautore anche alla Juventus. Ritengo che lo strumento dell’Under 23 sia propedeutico al fatto di inserire in prima squadra dei giovani. Del resto, il divario tra Under 19 e prima squadra è troppo forte, ci vuole una squadra di mezzo. Anche noi presenteremo al momento opportuno la domanda alla federazione per poter partecipare l’anno prossimo al campionato di Lega Pro”.

Sulla Nazionale: “Gruppo inesperto ma con qualità”
Impossibile, inoltre, non commentare quanto ha fatto ieri sera la Nazionale, con la rimonta da 3-0 a 3-3 in casa della Germania che, però, non ha consentito agli Azzurri di proseguire il cammino in Nations League: “La Nazionale è un gruppo giovane e un po’ inesperto, ma ha delle qualità. Il lavoro di Spalletti si valuterà da giugno in poi, quando sarà alle prese con un esame importantissimo per il nostro movimento calcistico. Sarà anche un banco di prova per questa gioventù che sta crescendo di partita in partita. Non abbiamo una base storica di reclutamento, squadre come la Germania e il Belgio possono contare sui cosiddetti giocatori assimilati – conclude Marotta –. Bisogna avere pazienza, è un ciclo nuovo e bisogna dare tempo a Spalletti, che a mio avviso sta facendo un ottimo lavoro”.