Per quanto riguarda il calciomercato appena iniziato, Marotta, a sorpresa, esclude due nomi da tempo accostati ai nerazzurri e augura a Buchanan un buon recupero a seguito del brutto infortunio patito in ritiro con il Canada: “Intanto ci dispiace per l’infortunio di Buchanan, ma è giovane, riprenderà facilmente. Le informazioni che abbiamo sono quelle di un intervento chirurgico che è andato molto bene, speriamo di riaverlo tra 4 mesi. Al di là di questo, valuteremo poi attentamente quello che potrebbe essere un organico più completo, alla luce delle numerose competizioni, indipendentemente da chi dovesse giocare. Per quanto riguarda i nomi che ha fatto penso di escluderli perché l’organico che abbiamo è già di per sé forte”.
Successivamente il numero 1 dell’Inter parla anche di Nazionale e commenta la situazione generale, che vede Buffon e Spalletti confermati al proprio posto:“Sono molto felice di questo, lo conosco personalmente e ne apprezzo le qualità umane oltre a quelle di giocatore, anche se non lo è più. Credo che sia veramente un punto di riferimento per la nostra Nazionale e anche lui ha tratto una bella esperienza da questa missione tedesca. Si riparte da lì e da Spalletti, non è giusto fare tutti i giudici, ma fare autocritica sì, accettare le critiche sì. Qualcosa non è andato nel verso giusto, ma siamo un movimento che deve tutelare il patrimonio, ci metterei dentro dirigenti e allenatori”.
Dopodiché elogia il percorso di Lautaro, che si sta togliendo soddisfazioni con l’Argentina in Copa America: “Sta manifestando le qualità che aveva fin da ragazzo: gli mancava l’esperienza e l’ha trovata, gli mancava l’autorevolezza e l’ha trovata, non a caso è anche il nostro capitano ed è diventato il leader della squadra. Siamo molto felici e orgogliosi di aver sottoscritto con lui un prolungamento di contratto che lo vedrà vestire questa maglia ancora per qualche anno”.
Infine riconosce la difficoltà per una squadra nel confermarsi campione dopo aver vinto lo Scudetto: “Generalmente è così perché siamo l’avversario da battere, abbiamo la coccarda del tricolore sul petto, questo porterà motivazioni più grandi ai nostri avversari, ma siamo abituati a recitare questo ruolo e lo faremo nel migliore dei modi”.