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“Il voto al mio lavoro sarebbe considerabile in una prima parte da 9 e una seconda parte da 4, ma il commento sotto sarebbe sempre lo stesso per entrambi i periodi: ho dato tutto quello che avevo ogni giorno. Se raggiungessimo la Champions League mi darei il massimo, 10″. Luciano Spalletti, in un’intervista al ‘Corriere dello Sport‘, parla così del suo lavoro all’Inter dopo venticinque giornate di campionato. La squadra nerazzurra è uscita per la prima volta nel campionato dalle prime quattro e sta attraversando un momento delicatissimo: “Quanto mi sento interista? L’ottimo precampionato e l’esaltante partenza di campionato mi hanno dato modo di provare subito l’entusiasmo dei nostri tifosi, travolgente, che in un attimo ti tinge di nerazzurro da capo ai piedi. Però è forse in questo periodo di difficoltà che mi sto rendendo conto del mio attaccamento all’Inter. Vedere i nostri tifosi sofferenti e preoccupati per i risultati di questo periodo è un qualcosa che mi fa veramente stare male e allo stesso tempo mi carica tantissimo perché sento fortemente di voler a ogni costo il bene di questa squadra”
L’ex allenatore della Roma però non ha dubbi: “Se direi ancora si all’Inter? Risponderei con un sì ancora più convinto, con S maiuscola. Soprattutto più consapevole del compito che mi aspettava. In questi 7 mesi ho avuto la possibilità di vedere le cose da dentro e di conseguenza di capire ancora meglio tutte le situazioni. Potremmo dire che è come quando devi ristrutturare una casa: viene fatta un’analisi, una stima dei lavori da fare basandosi molto sull’esperienza, ma è solo a lavori in corso che capisci quali sono tutti gli interventi precisi da fare”.