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“Dopo la sconfitta contro il Milan e l’uscita dalla Champions abbiamo cambiato tanto la mentalità e il modo di lavorare, perché volevamo davvero vincere qualcosa. Alla fine pensavo che saremmo arrivati tutti più vicini in termini di punti, non immaginavo certo questa differenza. Tutto questo è incredibile anche per me, considerando che sono sempre arrivato secondo. Quando Lukaku è arrivato, io ero all’Inter già da un anno. Il primo giorno che l’ho incontrato mi ha detto: ‘Ti farò segnare un sacco di gol’. Da lì è cominciato tutto. Conte vuole migliorare ogni giorno, anche adesso. Abbiamo già vinto lo Scudetto, ma lui continua a essere carico per le prossime partite. Ci bacchetta entrambi“. Con queste parole, Lautaro Martinez ha commentato la stagione 2020/2021 della sua Inter, arrivata al titolo di campione d’Italia dopo 11 anni, ai microfoni di Dazn. L’attaccante argentino ha definito il momento di svolta della stagione, per poi analizzare e illustrare le ragioni del successo nerazzurro, non certamente frutto del caso.
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In seguito, anche Romelu Lukaku ha detto la sua sulla strepitosa annata interista, affiancando il compagno di reparto Lautaro: “La partita in cui abbiamo iniziato il percorso verso lo scudetto è stata quella contro il Sassuolo. Lì abbiamo cambiato il modo di giocare e cominciato ad essere più compatti, abbiamo dato una svolta alla stagione. Giocavano Lauti e Alexis, io ero in panchina, ma ho capito subito che la squadra era davvero unita. Dopo aver battuto la Juventus dovevamo ancora giocare contro Milan, Atalanta e Lazio. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo vinto molti più scontri diretti: abbiamo dimostrato di essere più forti. Dopo la vittoria contro l’Atalanta mi sono detto: ‘Ok, e’ finita. Ci siamo per lo Scudetto’. Non potevo dirlo, ma l’ho pensato subito“. Feeling anche per quanto concerne le valutazioni per la coppia del gol del club meneghino, dunque, in accordo anche con le esternazioni.
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