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Diego Godin ha parlato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport da Macau, dove l’Inter è sbarcata per disputare un’amichevole di lusso contro il Paris Saint Germain. Il nuovo acquisto dei neroazzurri è carico per la stagione in arrivo, e afferma di aver fatto la scelta giusta. “Perché l’Inter? Si sono fatti vivi per primi e nettamente con più decisione rispetto ad altri club – afferma l’uruguagio -. Mi hanno illustrato il progetto: è ambizioso, come me. E mi piaceva l’idea di farne parte e di poter aiutare l’Inter a realizzarlo. Un anno fa c’era stata la Juve, il Manchester United, in passato pure il City. Ma in quel momento avevo un contratto in vigore con l’Atletico, non pensavo di andar via. Stavolta è stato differente, ero in scadenza. Ma posso dire che nessun club mi aveva convinto come è riuscita a fare l’inter”.
“Io leader? Arrivo in una squadra nuova, devo entrare piano piano, rispettare i miei compagni – continua Godin -. Non sono io che alzo la voce. È fondamentale che ognuno si senta importante nel suo ruolo, anche chi giocherà meno minuti. È decisivo, in una stagione con tantissime partite”.
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SU CONTE – “Mi ricorda moltissimo Simeone. Vivono il calcio con la stessa passione, sono attenti ai dettagli, tirano fuori il massimo dai ragazzi che allenano. Conte in particolare mi sembra un tipo molto concreto: sa quel che vuole, va dritto al punto, per un giocatore è l’ideale”.
SULLA SFIDA CON LA JUVE – “Non so quanto siamo vicini. Per lottare con di loro dovremo capire che non basterà far bene solo lo scontro diretto. La sfida con la Juve è importante tanto quanto le altre partite”.
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