“Sono contento, stare in testa fa piacere a qualsiasi tifoso. Il merito di Conte è grandissimo, ha dato un’identità forte alla squadra, che ha spirito di grande coesione. Anche le figure non sono sempre titolari sono state coinvolte, danno il meglio quando sono chiamate in causa. C’erano altre squadre con rose migliori in termini di qualità. Conte è riuscito a far fruttare al meglio altre caratteristiche”. Lo ha detto Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto, ex bandiera nerazzurro, in questi giorni nelle librerie italiane con il suo nuovo libro ‘C’era una volta a San Siro“. Il figlio dell’ex difensore ha elogiato Antonio Conte, che sta conducendo l’Inter allo scudetto.
Facchetti ha detto la sua anche sul gioco della squadra, secondo i critici noioso e basato sulla concretezza: “Ogni tanto qualcuno storce il naso, dicendo che l’Inter non e’ brillantissima – ha aggiunto -. Credo che non sia vero, ha fatto un grandissimo campionato. Bisogna riconoscere che questo calcio è strano come lo e’ la vita. Non è facile rendere sempre al 100% in queste gare tutte uguali, senza pubblico, senza calore“.
Ma il merito, secondo Facchetti, va anche ai giocatori. “L’allenatore ha una grandissima importanza, ma in campo vanno i giocatori. Sono tanti leader. Facile dire Lukaku, ma poi c’è la difesa, che ha subito poco o niente. E poi io sono innamorato calcisticamente di Barella, si sta rivelando importantissimo Darmian. E poi figure importanti come quella di Marotta, Zanetti e Antonello“, ha concluso.
