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“C’è stata una reazione importante dopo l’ultima sconfitta con l’Atalanta. La squadra è stata frizzante e ha giocato un buon calcio con pazienza, con queste squadre è difficile trovare spazi. Il possesso palla serviva per farli raggruppare e pressarli alti in fase di costruzione”. Questa l’analisi di Luciano Spalletti dopo la vittoria per 3-0 dell’Inter sul Frosinone. I nerazzurri hanno dilagato dopo aver chiuso il primo tempo sull’1-0: “Non dovevamo forzare le giocate altrimenti non ci saremmo posizionati con costanza nella loro metà campo – ha proseguito il tecnico nerazzurro ai microfoni di Dazn – L’obiettivo è stabilirsi tra le più belle del reame, di crescere ancora e posizionarsi tra le squadre più importanti: rigiocare la Champions League, vincere contro le big del calcio internazionale senza quei black-out che ogni tanto succedono. Le partite ogni tanto si possono perdere ma noi ogni tanto sbagliamo scelte: su queste cose occorre maturare ancora”.
Spalletti sottolinea i miglioramenti degli ultimi mesi: “Siamo cresciuti in continuità ma bisogna riuscire a mantenere quel passo che ci consente di rimanere sempre l’Inter di fronte a qualsiasi avversario. Risposta di San Siro? I tifosi sono sempre presenti perché a loro interessa stare sempre vicini alla squadra, a prescindere dalla caratura dell’avversario: noi dobbiamo fare altrettanto per meritare la maglia”. Intervenuto ai microfoni di Sky, l’allenatore nerazzurro ha posto l’accento sui singoli. “Keita? E’ sempre stato dentro la partita, sia in attacco che in fase di non possesso. Di Lautaro Martinez mi è piaciuto il tenere palla e la cattiveria nel duello fisico e nervoso, di non mollare nemmeno un centimetro. Nainggolan è rimasto in campo per più di un’ora senza dolore, Joao Mario è recuperato ma a me serve tutta la squadra: si è perso del tempo per strada e adesso bisogna recuperarlo vincendo le partite per recuperare l’identità dell’Inter”. Infine una battuta sul Tottenham, prossimo avversario in Champions: “Ho visto la partita prima di scendere in campo, abbiamo anche noi qualche televisore negli spogliatoi”.