“Come ho già detto venire all’Inter è stata la scelta più difficile, ma io non scelgo situazioni di comfort, non vivo di rendita, mi piace sempre mettermi in discussione e l’Inter è stata il non plus ultra da questo punto di vista, avevo e continuo ad avere tantissimo da perdere, ma io ho la testa dura e sono pronto ad abbattere anche i muri con la testa”. Antonio Conte parla da interista vero. L’allenatore nerazzurro è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Cagliari, match valevole per la trentesima giornata del campionato di Serie A 2020/2021, con una vera e propria dichiarazione d’amore. “Bisogna guardare al presente e fare qualcosa di eccezionale in Italia visto che per nove anni in campionato ha vinto una sola squadra – ha proseguito Conte – Dobbiamo continuare a concentrarci su questo e chi parla dell’Inter dovrebbe concentrarsi su questo”, riferendosi alle parole di Arrigo Sacchi che aveva sottolineato come il gioco dell’Inter attuale potrebbe non pagare in Europa. Conte gli risponde per le rime: “Non ha senso fare discorsi futuristici. Dobbiamo pensare al presente sapendo che abbiamo l’opportunità di fare qualcosa di eccezionale vedendo quanto successo nell’ultimo decennio. Bisognerebbe dare enfasi e valore a quanto stanno facendo i ragazzi e non pensare se vogliamo vincere la Champions l’anno prossimo”.
Poi sul Cagliari, avversario di domani: “Vedendo la rosa sorprende la posizione di classifica del Cagliari, per questo ci aspettiamo una gara difficile contro una squadra che vuole fare punti per ottenere la salvezza, erano partiti con altri obiettivi, ma adesso sono in una posizione pericolosa, nonostante abbiano una rosa buona e competitiva”. E su Nainggolan: “Come ho sempre detto io ringrazio Radja per il periodo che è stato con noi, è stato un piacere allenarlo, poi sono state fatte altre scelte, ma questo è il passato, bisognerà pensare al presente e fare molta attenzione perché l’anno scorso proprio lui segnò il gol dell’1-1, chi gioca contro la sua ex squadra spesso mette qualcosa in più”.