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“Cosa non dobbiamo fare? Non dobbiamo parlare, dobbiamo stare zitti e non parlare a sproposito…”. Antonio Conte ha le idee chiare per il rush finale, la sua Inter è ad undici partite dal tornare a vincere lo scudetto dopo undici anni di astinenza. In testa con sei punti di vantaggio sul Milan, ma una partita in meno, Lukaku e compagni domani giocheranno in casa del Bologna una partita delicata: “Ci aspettano tre partite in nove giorni – ha ammonito l’allenatore leccese – bisognerà fare molta attenzione domani perché affrontiamo un’ottima squadra guidata da un buonissimo allenatore. Il Bologna fa un calcio aggressivo, ci stiamo preparando: i Nazionali sono rientrati tutti da ieri, stiamo cercando nel minor tempo possibile di preparare la partita”.
Tutti i giocatori sono rientrati dalle Nazionali: “Il messaggio migliore è cercare di riprendere da dove abbiamo lasciato, dopo la sosta delle Nazionali non è mai semplice perché devi riannodare il filo del discorso. Non c’è tantissimo tempo e bisogna ripartire nella giusta maniera”. Dei quattro positivi al Covid, tre sono guariti: “Handanovic è stato quello che è guarito subito, Vecino è tornato da tre giorni ad allenarsi con noi in una buona condizione, De Vrij ieri ha fatto il primo allenamento con noi. E’ inevitabile che qualche strascico il virus lo possa lasciare. Ci auguriamo quanto prima di riavere anche Danilo D’Ambrosio. Abbiamo bisogno di tutti”.Â
Sui contagi che sono aumentati in Nazionale, Conte si esprime così: “ Difficile fare delle considerazioni col senno del poi si poteva fare meglio. Il Covid c’è da un anno, ci sta massacrando: l’augurio è che si possa risolvere al più presto la questione cercando di fare questi vaccini per tutta la popolazione e anche per noi”. Chiosa dedicata a Stefano Sensi, tornato protagonista in Nazionale: “Sono molto contento per lui, soprattutto a livello mentale il fatto di sbloccarsi è stato molto importante. Noi abbiamo bisogno di tutti”.
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