Dopo cinque vittorie su cinque e la sensazione diffusa di essere davanti alla squadra favorita per la vittoria del campionato, anche se siamo realmente agli albori della stagione, l’Inter è ora attesa alla vera prova della verità, quella contro la bestia nera assoluta dei nerazzurri. Il Sassuolo arriva al Meazza e non evoca affatto bei ricordi. E pensare che tutto era iniziato con un 7-0 (due se si conta anche quello al Mapei), poi però nei dieci precedenti totali a San Siro la situazione è di perfetta parità e questo stona con gli obiettivi per cui gioca l’Inter e quelli sui quali si concentra il Sassuolo: quattro vittorie a testa e due pareggi, un dato abbastanza clamoroso che rende l’idea di quanto, almeno per la cabala, sia delicata oggi nel turno infrasettimanale.
Ma l’Inter non può certo guardare al passato e punta invece a vincere la sesta, per volare a quota 18 e dare un segnale fortissimo al campionato. Di questi tempi, lo scorso anno, il segnale era quello di debolezza, visto che erano già arrivati alcuni passi falsi non di certo attesi, quest’anno invece, complice un calendario non insormontabile con il solo derby come partita da brividi (e il test è stato superato eccome) c’è aria di fuga. Occhio però alla squadra di Dionisi, che non aveva mostrato un gran calcio fino alla clamorosa vittoria di tre giorni fa con la Juventus: 4-2 alla Vecchia Signora, e bisogna capire dove si fermano i meriti degli emiliani e inizia la prova davvero horror dei bianconeri, ma in ogni caso la dimostrazione che quando incrocia le big il Sassuolo diventa grande a sua volta, faticando semmai nelle partite sulla carta alla portata. E dopo lo scalpo bianconero, vuole anche quello nerazzurro: che prova del nove per Inzaghi, pronto a mandare un segnale alle concorrenti per lo scudetto.