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Da un lato la seconda squadra più giovane del torneo, con i suoi 25 anni e 222 giorni (dopo il Lecce). Dall’altro, quella più anziana, con un’età media (negli 11 iniziali) di 29 anni e 55 giorni. Empoli-Inter si apre quasi con un duello generazionale, con Baldanzi, Parisi e Fazzini che fanno gola a più di un top club, mentre, Bastoni a parte, gli under 24 in casa nerazzurra faticano ad imporsi. L’ex Asllani ha giocato le ultime due gare da titolare (4 le partite dal 1′), ma al Castellani dovrebbe riaccomodarsi in panchina per far posto a Brozovic. Una chance potrebbe averla invece Raoul Bellanova, che deve convincere la società in ottica riscatto. L’Inter ha bisogno di punti Champions e non può rimandare. L’euforia per la semifinale e l’attesa per l’euroderby restano in bella vista, ma Inzaghi ha bisogno di un piazzamento tra le prime quattro per salvare la panchina. L’Inter non ha vinto nessuna delle ultime cinque gare di campionato e non fa peggio dal febbraio 2018, quando la striscia negativa arrivò ad otto. Inzaghi però è costretto a fare rotazioni. In attacco potrebbe esserci una chance per Correa, mentre sulla sinistra Gosens cerca posto. D’Ambrosio, De Vrij e Acerbi sono pronti in difesa. Dumfries, Gagliardini, Brozovic, Calhanoglu completeranno la linea a cinque con il tedesco ex Atalanta. Al fianco dell’ex Lazio, c’è Romelu Lukaku, che deve mettere il segno in una stagione fin qui sotto le aspettative. Sette gol in tutte le competizioni, troppo poco. Di fronte c’è un Empoli, che come l’anno scorso, sta faticando più del previsto a mettere in fila risultati nel girone di ritorno. La squadra di Zanetti ha vinto solo una delle ultime 11 partite di Serie A. L’allenatore si affida al talento di Baldanzi e al mix Caputo-Piccoli (favorito su Satriano) per cercare i punti salvezza. Uno snodo cruciale, più per l’Inter chiamata a ritrovarsi per arrivare alla Champions con il miglior stato d’animo possibile. Poi sarà il momento dei bilanci e delle rivoluzioni. Il futuro chiama: una Champions da conquistare per i conti, un’età media da abbassare per guardare con più ottimismo al futuro.
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