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Il difensore dell’Inter Alessandro Bastoni è intervenuto in una diretta social degli Autogol, raccontando alcuni particolari aneddoti della sua infanzia e adolescenza. “In casa mia si mangiava pane e calcio, sono cresciuto con questo sogno e abbiamo fatto tanti sacrifici – racconta – Quanto a 7 anni sono stato preso dall’Atalanta mio padre si faceva con me 130 km all’andata e 130 al ritorno per portarmi a Bergamo. Adesso gli ho ripagato la benzina.”
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“Ci sono stati anche momenti difficili, in cui ho pensato di non potercela fare – ha proseguito Bastoni – Sarei comunque rimasto nel mondo dello sport, avrei studiato Scienze Motorie. L’obiettivo era farcela e alla fine ho realizzato il mio sogno.” Un campione che però non si è dimenticato delle sue origini: “Recentemente sono tornato all’oratorio dove ho iniziato, adesso è quasi deserto ma è lì che ho tirato i primi calci al pallone ed è un posto che mi ha aiutato molto e mi ha fatto crescere per affrontare bene alcune situazioni.”
Per quanto riguarda i propri idoli, il difensore nerazzurro e della nazionale svela: “Sicuramente Samuel e Materazzi che ho sempre seguito all’Inter, ma prendo esempio da Sergio Ramos. Ci siamo conosciuti dopo Inter-Real Madrid, ci scriviamo su Instagram ed è stata una grandissima emozione quando per il mio compleanno mi ha inviato la maglietta. Cerco di seguirlo e prenderlo ad esempio in tutto quello che fa.” Infine Bastoni non nasconde i meriti di Antonio Conte: “Senza i suoi insegnamenti non sarei qui, mi ha dato subito fiducia inserendomi da titolare quando io arrivavo da Parma. C’è tanto di lui in questa mia crescita.”
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