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“Ritorno di Mourinho? Non è un’ombra, e non mi sorprende che se ne parli di questi tempi dove tutto è mediatico e tutti hanno bisogno di dire qualcosa. Noi lavoriamo in maniera più razionale, ci facciamo prendere poco dall’emotività. Il nostro progetto è da un anno e mezzo con Spalletti e andrà avanti con lui per tanti anni”. Queste le parole del direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio su un possibile ritorno di Josè Mourinho a Milano sponda nerazzurra. “Trattativa Modric? Non ci credevo fino in fondo, ma al tempo stesso non vedo perché non sognare – ha affermato il ds nerazzurro in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport – Parliamo di calciatori talmente importanti e di qualità, nel calcio non puoi dire mai a niente”.
Sul rimpianto più grande Ausilio non ha dubbi: “Coutinho in assoluto. Ad essere sinceri, in quel caso il discorso non fu economico e infatti appena venduto lui prendemmo Kovacic ed Icardi. Noi volevamo tenerci stretto Coutinho, ma lui non giocava ed ogni sei mesi veniva da noi giustamente a dire che voleva andarsene per avere più spazio”. Un retroscena di mercato svelato dallo stesso Ausilio:“Ci fu un incontro tra il presidente e Zamparini ed io sono convito che se ci fosse stata la possibilità di fare un rilancio di un certo tipo e se ci fosse stata la voglia di spendere qualcosa in più, probabilmente Dybala sarebbe diventato un giocatore dell’Inter. La nostra offerta era decisamente inferiore a quella che poi fece la Juventus, che tra l’altro offriva al giocatore la possibilità di giocare la Champions League. La coppia Icardi-Dybala intrigava tutti, anche lo stesso Dybala”.
L’Inter la prossima estate non è più legata al settlement agreement del FFP ma Ausilio non pensa a follie: “Dovremo tenere conto del Fair Play Finanziario, ma non ci sarà più il problema del settlement agreement. Non ci aspettiamo cose stellari, punteremo su giocatori di qualità che possano migliorare l’Inter, ma punteremo anche a fare in qualche modo cassa perché non si può solo comprare”. Un mercato che il ds nerazzurro farà di comune accordo con Giuseppe Marotta: “Non mi dà fastidio la cosa a livello di lavoro, perché in realtà per me nulla è cambiato. Tra me e Marotta c’è stima reciproca e comunque lui è l’Amministratore Delegato. L’unica differenza rispetto al passato è che lui ha una conoscenza diversa dell’area sportiva ed io proverà a beneficiare di questo”.