“Ho iniziato a giocare a sette anni, mio papà mi ha trasmesso la passione per questo post. Al West Ham facevo l’esterno, poi Moyes mi ha spostato attaccante. La mia prima esperienza all’Inter? E’ stato incredibile entrare nello spogliatoio e vedere tutti quei campioni. Rimasi sotto choc: non sapevo nemmeno dire il mio nome, ero troppo nervoso”. Lo ha detto Marko Arnautovic in un’intervista ai canali ufficiali dell’Inter: “Il mio carattere? So di aver sbagliato tante cose, non sono un ragazzo d’oro. Ma non ho mai perso la mia personalità”, ha aggiunto.
E sul momento più difficile della sua carriera: “Il momento più difficile è stato in Cina, quando ero a Shanghai. All’inizio andava tutto bene, volevo portare lì anche la mia famiglia. Poi è arrivato il Covid, e in due anni e mezzo ho visto la mia famiglia tre volte. È stato un periodo difficilissimo: ero da solo in Cina, con otto ore di fuso orario. Ho capito l’importanza della vita. Se hai tutto, ma ti mancano famiglia e salute…”.