Se l’anno scorso l’Inter è arrivata a totalizzare la bellezza, si fa per dire, di dodici sconfitte in campionato, di certo anche la partita di oggi del Castellani sarebbe finita in questo spiacevole calderone. Una sfida sporca, ostica, contro una squadra come l’Empoli che, a dispetto della classifica davvero deficitaria, ha provato a giocare e non si è difesa soltanto, costringendo i nerazzurri a tirare spesso il fiato e a mettere in mostra una mole di gioco decisamente meno fluida e continua del solito, ma che alla fine viene comunque vinta dalla squadra di Inzaghi, grazie a un eurogol di Dimarco, ex di turno, che pesca il jolly con un mancino dei suoi. Lo scorso anno, ne siamo certi, questo match sarebbe stato una trappola niente male per i nerazzurri non ancora maturi, quest’anno invece, con tanta consapevolezza e molte rotazioni possibili, ci sono altri tre punti che fanno sì che l’Inter sia l’unica a punteggio pieno, ora a +3 dalla prima diretta inseguitrice, il Milan a quota 12, e a +5 sulla Juventus.
Non è stata una partita facile, tutt’altro, perché l’ultima della classe ha cambiato allenatore, puntando sull’esperienza e sulla capacità di creare bel gioco: si resta a quota 0 sia alla voce dei punti che dei gol segnati, ma questa è la strada giusta e Andreazzoli lo sa bene. L’Inter però è schiacciasassi e se vince con un gol di scarto è anche in virtù della stanchezza per l’impegno di coppa di mercoledì che ha pesato sulle gambe. E poi, non si può sempre essere brillanti e vincere 5-1 come nel derby, talvolta si vince anche sporco. Ed è la quarta volta che i nerazzurri conquistano le prime cinque partite in una stagione di Serie A, Inzaghi ci riesce dopo Conte, Mancini ed Herrera. E’ in buona, buonissima compagnia, ma occhio alla cabala: in nessuna di quelle occasioni l’Inter aveva poi vinto lo scudetto.