Mercato e infermeria fonti di buone notizie per l’Inter di Simone Inzaghi in questi primi giorni di 2024, prima dell’impegno casalingo contro l’Hellas Verona, che vive al contrario la situazione opposta con i pezzi pregiati a rischio addio. L’allenatore nerazzurro si gode il pieno recupero di Lautaro Martinez, che potrebbe partire titolare insieme a Marcus Thuram. Spazio anche per Pavard, in vantaggio su Bisseck, mentre gli esterni saranno Dumfries (favorito su Darmian) e Carlos Augusto (Dimarco gestito in panchina). Si godrà i primi boati di San Siro (per ora solo dagli spalti) anche Tajon Buchanan, che ha scelto la maglia numero 17 e non vede l’ora di iniziare la nuova avventura nerazzurra: “Penso che in questo momento della mia carriera fosse la scelta giusta da fare. San Siro? Mai vissuto niente del genere”. Un’opzione in più a destra per i nerazzurri, vista l’assenza di Juan Cuadrado, ma col ritorno di Dumfries l’ex Bruges dovrà aspettare. Di certo contro l’Hellas l’Inter proverà ad aprire il suo 2024 nello stesso modo in cui ha chiuso un 2023 da applausi. La squadra nerazzurra è quella che ha vinto più partite in Serie A nell’anno che si è appena chiuso (27) e nei maggiori cinque campionati europei l’unica che ha fatto meglio nel periodo è stata quella che ha tolto ad Inzaghi il sogno più grande ad Istanbul, il Manchester City (29 successi). L’Inter inoltre ha vinto 39 partite considerando tutte le competizioni nel 2023 e per i nerazzurri questo è stato il miglior risultato dal 2005 (anno del record storico di 40).
Vietato sbagliare nella prima partita dell’anno, anche perché i punti di distacco dalla Juventus sono due e il periodo denso di impegni, tra Supercoppa e Champions, sta per avvicinarsi. Di fronte c’è un Hellas Verona affamato, a caccia di punti salvezza dopo la pesante sconfitta con la Salernitana, ma anche spogliato dai suoi talenti in questo gennaio di riparazione. Isak Hien è ufficialmente un nuovo calciatore dell’Atalanta, mentre Filippo Terracciano (regolarmente convocato per San Siro) è sempre più vicino al Milan. Nella retroguardia il leader resta Giangiacomo Magnani, che è il giocatore gialloblù ad aver intercettato più palloni (22) e respinto più conclusioni in questa Serie A (otto). Con lui saranno Tchatchoua, Amione e Doig a completare il reparto arretrato. A centrocampo spazio alla qualità di Folorunsho, Duda e Suslov, a supporto di Djuric, Lazovic e Ngonge. Quest’ultimo sembra essere nel mirino della Fiorentina ed è tutto da capire se l’Hellas riuscirà a difendere uno dei pochi talenti capaci di accendere la luce. Il segnale di Baroni è però chiaro: “Abbiamo bisogno di gente forte e concentrata al 100%. Questo fattore non può mai mancare”. Per Ngonge cinque gol in diciassette partite in questa prima metà di stagione. Non certo numeri di chi ha la testa da un’altra parte e a San Siro c’è un’altra vetrina per dimostrarlo.