L’era di Tudor si apre nel migliore dei modi, persino con una scossa di adrenalina, e la Juventus è sempre più in crisi. La Lazio torna alla vittoria e per il tecnico croato, ex di turno, subito un’importante soddisfazione che consente di credere persino alla Champions, anche se non sarà affatto facile. Obiettivo che da assodato e forse anche un po’ stretto diventa addirittura a rischio per i bianconeri, che con 7 punti in 9 partite stanno vivendo uno dei peggiori momenti degli ultimi cinquant’anni. Il terzo posto ora va difeso e bisogna uscire quanto prima da questo pantano in cui i ragazzi di Allegri, sempre più sulla graticola, si sono infilati. Fra tre giorni appena, le due squadre si ritroveranno in Coppa Italia, stavolta allo Stadium, per l’andata delle semifinali: sarà un altro banco di prova per entrambe in quello che forse a questo punto è il vero focus stagionale.
LA CRONACA – Tudor ceglie un camaleontico 3-4-2-1 e lascia fuori dai titolari sia Luis Alberto (in non perfette condizioni) che Immobile, preferendo Kamada e Castellanos. Allegri invece deve fare i conti con le molte assenze: Vlahovic è squalificato e Milik infortunato, in campo Kean e Chiesa. Dopo il minuto di silenzio in memoria del dg della Fiorentina, Joe Barone, il primo tempo lascia intravedere la Lazio del tecnico croato, brava a collezionare buone occasioni per andare in vantaggio, contro l'”unica trovata” della Juventus. Si andrà negli spogliatoi a porte inviolate ma sicuramente i biancocelesti ci sono andati più vicini, soprattutto con Castellanos e Felipe Anderson, che sembrano interpretare al meglio l’idea di gioco del nuovo allenatore. Brivido Juventus su un maldestro rinvio di Szczesny, che si salva grazie a Kamada, il quale perde l’occasione di tirare. Decisivo, invece, l’altro portiere, il giovane Mandas: serve una sua grande parata su Chiesa, dopo una triangolazione con Rabiot, per sventare il vantaggio dei bianconeri. Allegri torna dall’intervallo mandando in campo Iling-Junior e Mckennie per Miretti e De Sciglio. La squadra ne giova e si mostra molto più pericolosa in avanti: serve ancora Mandas per fermare Cambiaso. Dopo quasi un’ora di gioco arriva il momento di Immobile. La ripresa comunque resta abbastanza anonima per entrambe le squadre, la Lazio si sveglia a venti minuti dalla fine con l’occasione di Marusic. Nel finale, al 93′, in pieno recupero, è proprio l’esterno montenegrino a siglare la decisiva rete dell’1-0, servito da Guendouzi, per fare esplodere la festa biancoceleste