Serie A

Inchiesta ultras, Repubblica: “Dai biglietti in casa alle trasferte, così i club possono evitare il commissariamento”

Stadio Meazza San Siro
Stadio Meazza San Siro - Foto LiveMedia/Gianluca Ricci

La Procura di Milano, dopo l’indagine sui giri illeciti delle curve milanesi con 19 misure cautelari, ha avviato come è noto anche un cosiddetto “procedimento di prevenzione” nei confronti di Inter e Milan, società non indagate ma che dovranno dimostrare, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultras. Sono stati nominati due consulenti che devono rapportarsi con gli avvocati dei club. Sono almeno cinque, come scrive La Repubblica, le azioni da mettere in atto per confermare di aver ormai tagliato con le curve e per evitare ogni rischio di commissariamento.

Il più rilevante è quello sul fronte della biglietteria. Come scrive Repubblica servirà un controllo vero e serrato sui biglietti, in modo da impedire l’influenza degli ultras, che, nel caso dell’Inter, avevano provato a fare pressioni su alcuni tesserati per garantirsi pacchetti da rivendere a prezzi maggiorati. Inoltre bisognerà rimediare al problema degli ingressi incontrollati al Meazza. Nell’inchiesta è emerso che spesso due persone entrano dallo stesso tornello. Il terzo compito sarà quello di assegnare un posto a sedere a ogni tifoso della curva evitando il sovraffollamento dei settori. La quarta esigenza sarà la miglior gestione delle trasferte. Come riporta Repubblica, dagli atti emerge che un ultrà riguardo ai pochi biglietti per una trasferta di Lecce minacciò di portare 100 supporters in più senza biglietto “allo scopo di creare problemi di ordine pubblico”. La quinta riguarda la gestione dei parcheggi.

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