Serie A

Inchiesta ultras, pm Milano: “Inter intrattiene indirettamente rapporti con criminalità organizzata”

Tifosi Inter
Tifosi Inter - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

“Nella attualità, alternando atteggiamenti variabili tra agevolazione colposa e sudditanza, l’Inter intrattiene (indirettamente) rapporti con la criminalità organizzata e con la criminalità da stadio, incapace di interrompere in maniera netta tali relazioni”. Lo scrivono i pm di Milano, Paolo Storari e Sara Ombra, nel fascicolo per la richiesta di custodia cautelare degli ultras arrestati nella maxi operazione di ieri, come riporta l’Ansa. Come chiarito, sia l’Inter che il Milan non sono indagati come club, ma è stato aperto semplicemente un “procedimento di prevenzione”, senza richieste di amministrazione giudiziaria. Ci sarà però un contraddittorio con i legali delle due società.

Per quanto riguarda l’affermazione dei pm sull’Inter, si citano le parole di Claudio Sala, responsabile sicurezza prima squadra dell’Inter, riferite il 29 febbraio scorso: “La società si relaziona con gli ultras esclusivamente tramite lo Slo, come detto nella persona di Silva Massimiliano, il quale, ha il compito di parlare con i tifosi, ed in particolar modo con Ferdico Marco, poiché adesso è lui il capo del direttivo della Curva, ed è sempre lui, Ferdico, che si occupa della richiesta numerica delle tessere o dei biglietti. Ho appreso direttamente da Silva che, per quanto riguarda la parte amministrativa, cambio nominativo e pagamento, lo Slo si relaziona direttamente con Debora, una donna che fa parte del direttivo della curva nord”.

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