Serie A

Inchiesta ultras, Lucci ironizzava sul percorso rieducativo: “Mi portano allo stadio per riabilitarmi, ma ho sete di sangue”

Curva Ultras Milan
La Curva Sud dei tifosi del Milan - Foto Marti

“Autorizzato dal giudice per riabilitare il mio cervello, capisci? Capisci che stasera mi portano allo stadio per riabilitare il mio cervello!? Allo stadio… fa parte del percorso (…) chissà cosa mi dicono durante la partita, che mi diranno: ‘vedi? Devi viverla così’ e io faccio: ‘siii, che bello con la famiglia’, ma vai a fare in c… che c’ho una sete di sangue che solo Dio lo sa!!!”. Sono le parole di Luca Lucci, capo ultras della curva sud milanista, che emergono dalle intercettazioni dell’indagine sui giri illeciti delle curve milanesi. L’uomo è finito in carcere nel maxi blitz della Dda di Milano e l’intercettazione risale al novembre 2023, “poche ore prima della partita” di Champions Milan-Paris Saint Germain. Lucci, si legge nell’ordinanza, con altre persone si lascia “andare a commenti sdegnosi del percorso rieducativo che sta svolgendo con l’Ufficio del Giudice di Sorveglianza, in particolare irridendo il valore e l’efficacia sulla propria personalità del provvedimento autorizzativo”, che “proprio quella sera gli avrebbe permesso di assistere alla partita di calcio unitamente alla propria famiglia, al suo difensore e alla dottoressa responsabile del percorso riabilitativo”.

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