E’ stato arrestato questa mattina a Milano Nino Ciccarelli, detto ‘Tre Lame’, storico capo ultras dell’Inter. L’abruzzese, 55 anni, ha fondato il gruppo dei Viking e dopo gli arresti di settembre nell’inchiesta ‘Doppia curva’, dove non era stato indagato, aveva preso il controllo della curva nerazzurra. Ora, però, è stato fermato dai carabinieri e dovrà scontare in carcere un cumulo di pene per un totale di tre anni e sei mesi, da scontare ora definitivamente in carcere. Negli scorsi giorni, proprio lui aveva scritto sui social: “Non si molla, la Curva deve andare avanti”.
Ma nel pomeriggio si apprende dall’Ansa che Ciccarelli è già stato scarcerato. Dopo essere rimasto in carcere per poche ore, il pm ha disposto la scarcerazione del capo ultras, alla luce della documentazione portata dall’avvocato, compovante come Ciccarelli stia facendo un percorso di recupero in un Sert, cosa che comporta la sospensione dell’esecuzione di una pena di tale entità.
I PRECEDENTI DI CICCARELLI
Nel dicembre del 2018 Ciccarelli era stato arrestato e poi rilasciato in quanto tra i personaggi coinvolti nei gravi scontri tra ultras di Inter e Napoli culminati nella tragica morte di Daniele Belardinelli, investito nella calca di Santo Stefano. Come riporta Il Giorno, fin dal 1988 Ciccarelli ha avuto problemi con la giustizia, essendo infatti stato coinvolto, ma poi assolto, nell’inchiesta sulla morte di un tifoso dell’Ascoli, Nazzareno Filippini, massacrato da pugni, calci e colpi di bastone da alcuni ultras nerazzurri.
Nel 2019 nei confronti di Ciccarelli, residente a Quarto Oggiaro, era stato stabilito un Daspo, quindi per lui era scattata anche la misura della sorveglianza speciale. Fedina penale molto lunga la sua: è già stato indagato per i reati di guida in stato di ebbrezza, rissa, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, ingiuria, minacce, istigazione a delinquere, evasione, armi e traffico di droga. Adesso dovrà scontare tre anni e mezzo di reclusione ed è un altro duro colpo al mondo degli ultras e ai loro rapporti sempre più frequenti con delinquenti e criminalità organizzata. In questo caso, viene ulteriormente azzerata la cupola che detiene il potere nella curva interista.