La Camera penale “Vittorio Chiusano”, in una nota, ha contestato due decreti contenenti criteri per le priorità per le udienze preliminari e per l’assegnazione ai gip dei processi. L’organizzazione che rappresenta gli avvocati penalisti torinesi ha accusato l’agenda del Tribunale torinese, reo di aver modificato “i criteri di priorità nella trattazione degli affari penali, su mera sollecitazione della Procura della Repubblica e, chiaramente, in ragione della pendenza di un noto procedimento penale che ha avuto e ha tuttora un clamore mediatico rilevante”. Un chiaro riferimento all’inchiesta a carico della Juventus e del suo vecchio CdA.
Nel primo decreto, risalente al 15 novembre, era stato fatto intendere che fino al 31 gennaio sarebbero state fatte udienze preliminari solo in caso di imputati sottoposti a misure cautelari. Con il secondo decreto, emesso in data 2 dicembre, tra le eccezioni compare inoltre la maggior celerità se il processo è a società quotata in Borsa, come ad esempio la Juventus. Per questo i penalisti accusano la Procura di aver esercitato pressioni per compiere nel minor tempo possibile l’udienza sul caso Juve.