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Missione sorpasso compiuta, non senza qualche fatica e con un’ingenuità di troppo. Nel giorno del ricordo di Pino Wilson, la Lazio onora la memoria del capitano di ieri battendo il Venezia col gol del capitano del presente che supera Piola e punta la Roma, prima di una pausa nazionali decisiva. La prima occasione arriva al 15′ ed è per i padroni di casa: Milinkovic-Savic ci prova su punizione dal limite dell’area ma non trova la porta. Al 34′ è Felipe Anderson a sprecare una chance con uno scavetto impreciso su Maenpaa. La prima frazione di gioco si chiude senza reti, ma con un giallo pesantissimo per Zaccagni che viene beccato per una simulazione e, da diffidato, sarà costretto a saltare il derby con la Roma, superata in classifica.
Il match si sblocca in avvio di ripresa, ma il gran gol firmato al 3′ da Immobile viene annullato per fuorigioco dopo la segnalazione del Var. La sfida tra la squadra che ha segnato più reti nell’ultima mezz’ora di gioco nel campionato in corso (Lazio 22) e la seconda formazione che ne ha subiti di più nello stesso intervallo temporale si sblocca alle porte del 60′. Al 58′ lo stesso Var richiama l’arbitro, il quale assegna un rigore alla Lazio dopo un calcio rifilato da Crnigoj a Luiz Felipe: dagli undici metri Immobile – con la fascia rossa di Wilson – segna e sale così a 144 centri in serie A con la maglia della Lazio, staccando Silvio Piola come miglior realizzatore biancoceleste in campionato. L’attaccante azzurro ha segnato 44 reti in 47 sfide contro squadre neopromosse in Serie A. “La nostra è una società piena di vecchie glorie e campioni. Pino Wilson è stato un grande capitano e gli dedichiamo questa vittoria. So quanto la gente laziale teneva a lui”, è la dedica di Ciro, sempre più nel cuore del popolo biancoceleste.
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