Grande affare per la società giallorossa che può fregarsi le mani pensando a quanto è costato il calciatore dal rendimento elevato
Va bene che Rui Patricio fa la riserva a Carnesecchi nella squadra capolista della Serie A, l’Atalanta. E ‘rischia’ anche di togliersi soddisfazioni a cui ora diventa anche logico non mettere limiti.
Ma da quando Daniele De Rossi ha deciso di dare i gradi e la porta della Roma a Mile Svilar la prima domanda che ci è fatti un po’ tutti, dopo le prime partite, è stata una: “ma perché questo ragazzo qui stava in panchina?“. In effetti Mourinho era stato un po’ timido nell’inserirlo, probabilmente condizionato dal rapporto con il connazionale e dalla grande storia di esperienza di Rui.
Fatto sta che Svilar ha vissuto un anno e mezzo di crescita esponenziale e oggi è un portiere che rispetto alla classifica della Roma racconta un’altra verità, perché i suoi numeri statistici sono paragonabili ai primi della classe, in qualche caso anche con l’ago della bilancia che pesa in suo favore. Il serbo si misura serenamente con Carnesecchi, Meret, Sommer, Provedel. Qualcuno ha voluto superare forse la più fervida delle fantasie instillando un dubbio: “Ma se fosse stato lui il portiere della finale di Europa League come sarebbe finita?“. Controprova non c’è, ma certo è che i rigori parati al Feyenoord in un’altra notte europea cruciale sono lì e fanno storia.
Svilar, che affare per la Roma: ora vale un’enormità
Svilar è un affare praticamente a costo zero: era capo dell’area tecnica Thiago Pinto quando arrivò dal Benfica (ex club del dirigente portoghese) per meno di 2 milioni.
E lo conosceva anche Mourinho che da allenatore dello United, beneficiò di una sua papera in Champions, subendo poi nella stessa competizione anche un rigore parato dal ragazzino (Mile aveva 19 anni all’epoca). Fatto sta che a Roma ha dovuto fare tanto apprendistato, ma negli occhi dei tifosi giallorossi ci sono tante partite (quella del Feyenoord citata, un Roma-Napoli, il recente 2-2 con il Tottenham) in cui le sue prodezze sono rimaste negli occhi.
Anche nella vittoria netta contro il Parma del lunch match di domenica scorsa, dentro il 5-0 per i giallorossi ci sono almeno quattro straordinarie parate di Svilar, che oggi sembra anche aver condito il suo ruolo con una personalità e una forza comunicativa nei confronti dei compagni, da vero leader. Basti rivedere le immagine della furia con cui ha reagito al 2-0 segnato dal Como, che la squadra giallorossa subì in totale, inaccettabile disarmo.
Mile è cresciuto con grandi idoli nella testa e nel cuore: Cech, Neuer, ma uno su tutti lo ha sempre incantato particolarmente: Iker Casillas. Ora, stando alle valutazioni che il mercato offre rispetto al ruolo dei portieri, i suoi 30 milioni oggi il serbo della Roma li vale. E se il grafico del rendimento continuerà a salire anche quel numerino si potrà incrementare.