Il Napoli va sul K2. Non c’entra Koulibaly, che è ormai andato via, ma i due nuovi arrivi dell’estate che stanno assolutamente dando tanto alla squadra di Spalletti. Nel segno della kappa, dicevamo, Kvicha Kvaratskhelia ne ha addirittura due, nome e cognome, e poi c’è il coreano Kim: i due segnano i gol che fruttano tre punti pesantissimi per gli azzurri, che si portano al comando della classifica almeno per una notte, agganciando il Milan. I partenopei superano l’ostacolo della Lazio, i biancocelesti non superano l’ostacolo del Napoli: entrambe partivano da quota otto punti stasera, e la sensazione della vigilia è stata confermata.
Se da una parte i biancocelesti avevano dalla loro l’entusiasmo della vittoria contro l’Inter, solo sfumato nell’infrasettimanale dal pareggio subito in extremis a Marassi, gli azzurri venivano da due pareggi di fila, l’ultimo col Lecce davvero deludente. Ma la squadra di Sarri ha un buon undici titolare e riserve non sempre all’altezza, mentre gli azzurri hanno tanta qualità e ricambi adatti per giocare per lo scudetto.
I nuovi si sono integrati alla grande, la razione K che serviva a una squadra che fa i conti ogni anno con le due-tre settimane di blackout che rovinano tutto, e poi ci sono le vecchie certezze, Di Lorenzo e Lobotka, che fanno girare il tutto anche quando Osimhen non è in serata. Il rammarico dei padroni di casa sta tutto nel fatto che erano passati in vantaggio dopo quattro minuti e dovevano gestire meglio: la splendida rete di Zaccagni, al primo acuto stagionale, resta fine a se stessa. Ora Sarri avrà il compito arduo di non far scendere l’entusiasmo dopo il buon avvio, mentre Spalletti dovrà tenere a bada ancora una volta la pressione di una piazza affamata.