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Al Napoli basta Osimhen. Tornato dopo il lungo infortunio da titolare, l’attaccante nigeriano mette da parte polemiche e sfortuna e con un colpo di testa indirizza la palla in rete e i tre punti agli azzurri, che ora – con una partita in più – si sono portati a un punto dall’Inter. Le vittorie di fila nascondono anche i tanti giocatori partiti a gennaio in Coppa d’Africa e la banda Spalletti sembra aver superato alla grande quel momento estremamente negativo che era culminato, prima dell’anno nuovo, nel ko in casa contro lo Spezia. Dopo sette giorni di sofferenza da quell’Inter-Napoli in cui Osimhen ha rischiato di smettere di giocare, lo ritroviamo da titolare al Penzo, con la maschera protettiva e con un gol che di fatto vale una vittoria pesantissima, visto che il suo sostituto, Petagna, raddoppia quando sul cronometro erano passati cento minuti e con un uomo in più per i partenopei. Che ora, sono più in corsa che mai per lo scudetto, e dire che tra fine dicembre e inizio gennaio sembrava tutto perduto.
C’è l’altra faccia della medaglia, quella di un Venezia ora davvero in difficoltà. In particolare, perché la squadra sembra sempre stare sul pezzo e non subisce quasi mai goleade, ma fatica maledettamente a segnare e adesso scivola in zona retrocessione, scavalcato pure dal Cagliari. Serve un’inversione di tendenza e ora la panchina di Zanetti scricchiola un po’: dagli innesti, in particolare, quello di Nani, ci si aspetta di più per tirare fuori da una spirale davvero negativa questa squadra.
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