Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli
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Il Napoli scaccia le critiche, si regala una settimana serena dopo la contestazione e blinda la Champions League mentre Dries Mertens scrive una pagina in più di storia nella sua esperienza napoletana. Al ‘Maradona’ finisce 6-1 e dopo la rimonta con l’Empoli, la squadra di Spalletti dimostra di aver capito la lezione. Anzi, esagera con quattro gol nei primi venti minuti che di fatto indirizzano una partita che qualche segnale di vacanza anticipata per il Sassuolo l’aveva già fornita. Dopo 2′ Chiriches sbaglia un retropassaggio e premia Osimhen che scarta Consigli ma trova solo il palo da posizione defilata. Ma il vantaggio è solo rimandato e il Napoli trova due gol tra il 7’ e il 15’ su calcio d’angolo: l’autore del corner è sempre Insigne, di testa invece colpiscono Koulibaly prima e Osimhen poi. A dare la spallata definitiva al match ci pensa invece Lozano al 19’ su contropiede micidiale avviato da Mertens, rifinito da Osimhen e concluso dal messicano. Alla festa del gol si aggiunge anche Dries Mertens che batte Consigli con un destro sul primo palo e diventa il quarto giocatore in tutta la storia del club ad andare in doppia cifra di gol in cinque stagioni differenti in Serie A, dopo Vojak, Maradona e Insigne.
Nella ripresa non c’è la scossa, ma il quinto gol. Nel festival della qualità fanno tutto Mertens e Fabian: l’assist è dello spagnolo, il belga conclude e batte Consigli per la quinta volta. Al 70′ Osimhen segna ma si ricorda solo a bandierina alzata che il Sassuolo è la squadra con più avversari in fuorigioco della stagione. Si abbassano i ritmi, il Napoli gestisce la partita ma affonda per il sesto gol: la firma è di Rrahmani che mette in rete dopo un tocco di Di Lorenzo. L’unica disattenzione è nel finale e ne approfitta Lopez per il gol della bandiera. Alla fine, dopo la contestazione in mattinata, c’è spazio per qualche timido applauso soprattutto per Koulibaly e Mertens, i veterani di un Napoli che ha blindato la Champions. Manca solo un punto in tre partite. La delusione Scudetto è definitivamente archiviata.
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