Ancora sulle spalle di Osimhen, ancora a reti inviolate in trasferta con la quinta vittoria di fila dopo l’unico ko di questa stagione incredibile. Il Napoli continua a giocare un altro campionato anche al Castellani di Empoli, e vince facile sul campo di una squadra invece estremamente ostica. Ma è la squadra di Spalletti a sapere perfettamente come mettersele in discesa. Due gol in pochi minuti in avvio, la prima mezzora che sa di pietra tombale e poi la gestione. Copia e incolla, è il solito Napoli di dominio, che sa come portare dalla propria parte gli episodi, in questo caso l’autogol di Ismajli sullo sfondamento di Zielinski che riceve un’invenzione di Kvaratshkelia sempre meno appariscente e sempre più utile ai suoi. Poi, tocca al bomber nigeriano, per il quale parlano esclusivamente i numeri. 19 gol in 24 giornate, ma in 20 partite giocate, perché va ricordato che si è fatto male in stagione quando per pochi poteva risultare così decisivo e trascinatore in questa squadra.
Dopo la prima mezzora in cui di fatto la capolista vince la partita numero ventuno su ventiquattro, con 65 punti e il secondo miglior risultato di sempre a questo punto dopo un’Inter di Mancini, gli azzurri partenopei la gestiscono nel migliore dei modi, nell’unico che conoscono, muovendo la palla, continuando ad attaccare. Ed è così che Kim prende la traversa e che Osimhen apre un conto con Vicario che da qui in avanti ne esce sempre vincitore. Come variazione del copione, c’è l’unica nota negativa, la follia di Mario Rui che si fa cacciare col Var per un calcio lì dove non batte il sole a Caputo. Prenderà due giornate di squalifica e probabilmente tornerà al ritorno con l’Eintracht, ma in fin dei conti il primo rosso contro stagionale diventa per il Napoli il modo di mettersi alla prova anche in tal senso. Sofferenza zero, anzi: ci sono altre occasioni e non sembra che gli azzurri siano in inferiorità numerica. Insomma, il grande ritorno a Empoli per Spalletti è un trionfo: +18 in campionato e il febbraio contro le piccole porta in dote lo scudetto da scartare.