Dopo lo sconcerto della piazza per il caso Kvaratskhelia, il Napoli si regala un sorriso battendo per 2-0 l’Hellas Verona e rispondendo all’Inter, che nel pomeriggio aveva battuto il Venezia. La squadra partenopea sale a 47 punti, quattro in più dei nerazzurri che hanno però due gare da recuperare. Dodicesimo clean sheet in Serie A per il Napoli, sempre più prima nei maggiori cinque campionati europei per numero di gare con la porta inviolata. Dopo aver chiuso il girone di andata a 44 punti (solo tre volte ha fatto meglio), il Napoli riparte nel migliore dei modi anche in questo girone di ritorno, aspettando che si definisca il futuro di Kvaratskhelia. L’attaccante georgiano ha chiesto la cessione, ma c’è un accordo da trovare e un sostituto da individuare. Per il momento, il Napoli si gode un ottimo Neres, tra i migliori in campo.
IL RACCONTO DELLA GARA
La squadra di Antonio Conte parte a razzo. Anche se al 5′ è un episodio ad indirizzare la gara. Lukaku fa sponda per Di Lorenzo che calcia col sinistro a giro, la palla colpisce il palo e sbatte sul corpo di Montipò prima di entrare in rete. Sfortunato, il Verona rischia di subire il secondo pochi secondi dopo con Anguissa che alza troppo la mira sul tiro che poteva valere il raddoppio. All’11’ ci prova anche Lukaku, ma il suo sinistro finisce largo. Per la prima chance dell’Hellas bisogna aspettare il 13′, quando su un cross di Faraoni Tengstedt prende il tempo a Juan Jesus e di testa sfiora l’incrocio dei pali. Al 31′ Napoli vicino al raddoppio: fa tutto o quasi Neres che serve McTominay, ma l’ex United calcia alle stelle. Anche nella ripresa i partenopei partono forte. Al 48′ McTominay calcia forte, ma Montipò respinge. Poi è Rrahmani a sfiorare la rete di testa, ma Faraoni è bravo a salvare. Al 61′ arriva il raddoppio. Merito di Anguissa che controlla al limite e batte Montipò con un sinistro a mezz’altezza sul primo palo. L’ultimo squillo del Verona si registra all’81’ con un bel tiro di Kastanos, ma Meret in qualche modo riesce a difendere la porta. All’85’ c’è spazio anche per un sinistro dai 30 metri di Ngonge: la palla scende e colpisce il palo di sostegno della rete avversaria. Il risultato non cambia.
PAGELLE
MIGLIORE IN CAMPO – David Neres 7. Tanti spunti, alcuni sprecati dai compagni. Non doveva far sentire l’assenza di Kvara e ci è riuscito.
PEGGIORE IN CAMPO – Sarr 5. Non riesce ad incidere.
ARBITRO – Zufferli 6.5. Gestione ordinata della gara
TABELLINO
NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Rrhamani 6.5, Juan Jesus 6, Spinazzola 6 (38’st Mazzocchi sv); McTominay 6 (32’st Raspadori sv), Lobotka 6.5, Anguissa 7; Politano 6.5 (32’st Ngonge sv), Lukaku 7 (32’st Simeone sv), Neres 7 (45’st Zerbin sv).
In panchina: Contini, Scuffet, Gilmour, Marin, Hasa.
Allenatore: Conte 7.
VERONA (3-4-1-2): Montipò 6; Magnani 6, Coppola 5.5, Dawidowicz 5.5; Faraoni 5.5 (31’st Daniliuc 6), Duda 6, Belahyane 5.5 (39’st Mosquera sv), Lazovic 6 (24’st Bradaric 6); Suslov 6; Tengstedt 5.5 (31’st Kastanos 6), Sarr 5 (24’st Livramento 6).
In panchina: Berardi, Perilli, Lambourde, Okou, Sishuba, Dani Silva, Alidou, Ajayi, Cisse, Corradi.
Allenatore: Zanetti 5.5.
ARBITRO: Zufferli di Udine 6.5.
RETI: 5’pt Montipò (aut), 16’st Anguissa.
NOTE: serata ventosa, terreno di gioco in ottime condizioni. Angoli: 8-1. Recupero: 0′ pt, 3′ st.
DICHIARAZIONI
ANTONIO CONTE – “La squadra ha maggiore fiducia e autostima, stiamo crescendo tanto e tutta la rosa appare coinvolta. Da quando siamo partiti quest’estate sono cambiate tante cose, cercando di trovare il vestito più adatto a questa squadra. All’inizio volevamo giocare con un 3-4-2-1, ma con gli innesti di McTominay e Neres sono cambiate un po’ di situazioni, arrivando a questo 4-3-3 che rappresenta una soluzione ottimale per noi. Stiamo crescendo tanto. Vedo come si allenano i ragazzi e noto che le situazioni che proviamo in allenamento si realizzano sempre di più in partita. C’è sicuramente più fiducia, più autostima, la rosa appare tutta coinvolta. È importante avere delle risposte anche da chi gioca meno, io ho ventuno giocatori e tutti loro sanno cosa devono fare. Kvaratskhelia? Io sono deluso non nei confronti del giocatore o del club, ma con me stesso, perché non sono riuscito in sei mesi a cambiare questa situazione. Pensavo di poter incidere in maniera diversa, mentre purtroppo le cose sono rimaste identiche a quando sono arrivate. È un peccato perché parliamo di un giocatore forte, però ognuno prende le sue decisioni. Ad oggi Khvicha è ancora un giocatore del Napoli e non c’è niente di scontato”.
PAOLO ZANETTI – “Mi è piaciuto lo spirito che la squadra ha mostrato in campo, è stata una serata in cui abbiamo allenato il sacrificio. Abbiamo incontrato una squadra di altissimo livello, che sta bene fisicamente e duella in tutte le zone del campo, ha dimostrato perché è prima in classifica. Mi è piaciuto comunque il nostro spirito, allenando una sorta di sacrificio che in alcune partite non siamo riusciti a mettere in campo. Nel primo tempo, quando siamo riusciti a recuperare delle seconde palle, abbiamo creato spazi importanti. Si tratta di situazioni in cui dovevamo essere cinici, perché in serate del genere non ti capita tante volte di avere certe occasioni. Nel secondo tempo dopo il gol siamo calati, per merito del Napoli che è riuscito a metterci spesso alle corde”.