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Mai nelle ultime quindici stagioni il Milan era riuscito a toccare la soglia degli 80 punti dopo 36 giornate di campionato. Ci è riuscito Stefano Pioli che è imbattuto da quattordici giornate di campionato, ha subito due reti in nove partite e ha vinto tre trasferte di fila a Verona per la prima volta nella storia rossonera. La favola del Bentegodi ha due protagonisti, anzi tre: Rafa Leao e Sandro Tonali, il primo serve due assist uguali, l’altro fa due gol identici (oltre ad uno annullato). E poi c’è Alessandro Florenzi che torna in campo dopo l’infortunio e ha bisogno di pochi minuti per firmare un gol bellissimo per l’1-3 finale dopo il grande spavento per il gol di Faraoni. Il Milan è di nuovo primo, a +2 dall’Inter.
Pioli lascia Bennacer in panchina e affida la mediana a Kessie e Tonali. Nel giorno del suo compleanno, l’azzurro è il protagonista assoluto. Al 15’ va in gol dopo un duello vinto con Ilic ma c’è un fuorigioco di partenza. Poco dopo il numero 8 premia con un colpo di tacco la sovrapposizione di Calabria che entra in area e calcia a botta sicura: Montipò si supera e salva in corner. Al 38’ però arriva l’1-0 del Verona sull’asse dei due esterni: Caprari vede l’inserimento di Lazovic, l’ex Genoa crossa e trova Faraoni che di testa anticipa Krunic e porta in vantaggio i suoi. Nel momento più difficile, sale in cattedra il talento. E mostra in modo chiaro come il Milan sappia sempre rimanere in partita anche nelle fasi più dure. E Verona non è più fatal. Leao è il quarto giocatore per dribbling riusciti nei maggiori cinque campionati europei in corso e tra fine primo tempo e inizio ripresa inventa la rimonta: dopo 3’ di recupero l’ex Lille sfonda in area sulla linea di fondo e serve l’assist perfetto per il tocco sotto porta del solito Tonali. La rete del 2-0 ha lo stesso copione: Leao brucia Barak e offre ancora una volta il pallone ideale per la conclusione da due passi di Tonali. Pioli dà minuti a Rebic, Messias e Bennacer. Tudor risponde cambiando uno spento Simeone con Lasagna. Ma Tomori e Kalulu fanno buona guardia in una difesa che ha subito solo due reti nelle ultime nove partite. E nel finale c’è gloria anche per Florenzi che sfonda sulla destra e batte Montipò con un diagonale imprendibile. C’è chance anche per Messias che nella scorsa stagione ha segnato andata e ritorno al Verona: il suo tiro però termina alto. Poco male per Pioli. Servono quattro punti contro Atalanta e Sassuolo.
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