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Una partita sporca, ma c’era da aspettarselo, contro una squadra che prova a difendersi ma non disdegna le folate offensive. La sensazione, però, è che questo Milan visto oggi a San Siro che si riprende la vetta della Serie A abbia affrontato nel migliore dei modi un impegno che sarebbe potuto sembrare sulla carta facile, anche in virtù del fatto che a livello psicologico poteva serenamente essere visto come un testa-coda (almeno stando alla classifica della scorsa giornata) senza storia. E invece, al di là del 4-0 finale contro il Crotone che a leggerlo racconta di un dominio assoluto ma che in realtà è maturato dopo aver cotto a puntino l’avversario, c’è stato da soffrire, ma la squadra di Pioli ha saputo farlo per poi colpire con il solito Zlatan Ibrahimovic, che non manca mai l’appuntamento con il gol e riscatta l’errore dal dischetto di Bologna segnando un’altra doppietta. Due gol anche per Ante Rebic, che nel secondo tempo chiude definitivamente i giochi e prova a tornare un titolare inamovibile come nel finale della scorsa stagione.
I calabresi non giocano una brutta partita, ma quest’anno contro i rossoneri è difficile per tutte, figurarsi per la neopromossa che al momento occupa l’ultimo posto in classifica. A ogni modo, la partita non è stata interpretata male dagli ospiti, che però dovranno cercare i punti salvezza contro le dirette concorrenti e cambiare atteggiamento una volta passati in svantaggio. Tornando ai padroni di casa e – fin qui – del campionato, quel che più può far felice il Diavolo, a ogni modo, è l’atteggiamento visto e la voglia di combattere per portare a casa la partita non disdegnando di giocare su binari diversi da quelli consueti. E fra una settimana, prima del derby che potrebbe decidere la lotta scudetto, ci sarà una sfida simile – ma più complicata perché in trasferta e contro una matricola più in forma – per portare a casa altri tre punti a La Spezia. Sarà un’altra prova della maturità .
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