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Il Milan è campione d’Italia nel segno di Giroud: 3-0 al Sassuolo. Stefano Pioli nella storia

Stefano Pioli
Stefano Pioli - Foto Marti

Arriva la 19esima. E la prima. Per il Milan. Per Stefano Pioli. Lo Scudetto resta a Milano ma cambia sponda dopo la vittoria senza storia per 3-0 col Sassuolo in un Mapei Stadium interamente rossonero. Il club chiude ad 86 punti in classifica, in quello che è il suo miglior risultato nell’era dei tre a vittoria. Un altro record ad impreziosire una stagione che certifica quel che era ormai nell’aria: il Milan è tornato nei piani alti del calcio che conta. E lo dimostra l’approccio. Joleon Lescott aveva detto ieri al Guardian: Voglio una partita pulita, niente gol nel recupero, un bel 3-0″. Si riferiva al Manchester City, ma ha di fatto commentato il 3-0 del primo tempo dei rossonero contro un Sassuolo stordito e che regala tre gol su sbavature in fase di impostazione.

Sono quattro le occasioni da gol nei primi dieci minuti di gioco. C’è una sola squadra in campo. Prima è Giroud (7’) a sfiorare il vantaggio di testa, ma Consigli dice no. La chance più clamorosa ce l’ha Leao che sfrutta un recupero alto di Tonali per calciare a botta sicura ma Ferrari riesce a sporcare il tiro in angolo. Al 9’ Tomori di testa da corner sfiora l’1-0, Maxime Lopez salva sulla linea. Poco dopo, Saelemaekers scatta in posizione regolare e si fa murare da Consigli. Al 17’ però il Milan passa in vantaggio. Krunic e Leao rubano palla ad Ayhan in posizione offensiva, l’ex Lille si invola verso la porta e serve Giroud che beffa Consigli sotto le gambe e si conferma l’uomo dai gol pesanti. Prima del duplice fischio il Milan dilaga. E le reti del 2 e 3-0 sono le fotocopie del primo. Al 32’ è Ferrari a regalare palla a Leao che passa sulla linea di fondo e scarica per il tiro vincente del solito Giroud. Al 37’ Krunic scippa palla a Maxime Lopez e trova l’accorrente Kessie che saluta il rossonero col terzo gol della giornata. Ritmi bassi nella ripresa. L’unico gol è di Ibrahimovic, ma è fuorigioco. Poi è countdown, fino al palo di Traore, la carica di Pioli ai tifosi e al triplice fischio finale di un campionato che si tinge di rossonero a distanza di undici anni dall’ultima volta.

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