Il Milan archivia la pratica Lecce in appena un’ora, con tre gol e la superiorità numerica, e prosegue il momento ultra-positivo per i rossoneri. Dopo il ko di Monza, sono arrivate infatti sette vittorie in fila contando tutte le competizioni, striscia partita dalla Lazio e proseguita con l’Empoli, prima e dopo le due contro lo Slavia Praga, quindi Verona, Fiorentina e il facile tris di oggi al Meazza contro i salentini, con cui nelle ultime venticinque partite sono arrivate 13 vittorie, 11 pareggi e soltanto una sconfitta, nel 2006. Ed è proprio a diciotto anni fa che risaliva l’ultima striscia del Diavolo in grado di superare le sei vittorie di fila tra tutte le competizioni: si arrivò quella volta a quota nove, e in questo caso per il Milan la nona sarebbe il Sassuolo a patto di vincere anche contro la Roma in Europa League, e sulla panchina rossonera c’era Carlo Ancelotti. Un risultato mica male per Stefano Pioli, che dopo essere stato messo in discussione a oltranza per tutto il campionato, tra fine febbraio e oggi si è ripreso la panchina e presumibilmente guadagnato la riconferma.
Se il 2-2 dell’andata era stata la fotografia di quel momento maledetto in cui, con due pareggi e due sconfitte, il treno scudetto fu perso irrimediabilmente (doppio vantaggio e rimonta subita, con persino il rischio di perderla), la vittoria comoda e di prepotenza di oggi è l’esatta istantanea di come questa squadra abbia raggiunto uno status forse nemmeno raggiunto nell’anno dello scudetto. Del resto, la qualità è tanta e i giocatori di livello presi in estate si sono definitivamente inseriti, Pulisic – che in realtà ci aveva messo ben poco – ne è la testimonianza migliore con il suo strepitoso gol a sbloccarla. E il raddoppio, sempre nelle fasi iniziali, è opera di Olivier Giroud, che probabilmente lascerà a fine stagione, ma che continua a essere totem e punto di riferimento totale. Il tris, nemmeno a dirlo, lo firma nella ripresa Rafael Leao, sempre più trascinatore in questa primavera in cui è sbocciato dopo un lungo periodo negativo. Per la squadra di Gotti, alla prima sconfitta da quanto è subentrato, arriva un ko giusto ma forse anche un po’ sfortunato: del resto, dopo il 2-0 è arrivata una traversa clamorosa, quindi Krstovic in modo sfortunato è stato costretto a lasciare i suoi in dieci per un brutto intervento, involontario ma punibile, su Chukwueze, altro protagonista di oggi. Il Milan adesso passerà a un’altra squadra tinta di giallorosso: c’è la Roma in Europa League, il vero grande obiettivo da qui alla fine.