Il 2024 della Serie A si chiude in modo pazzo ed è il Verona a sorridere e a poter salutare nel migliore dei modi un 2024 di sofferenza, mentre il Bologna, che ha vissuto un anno solare splendido con il ritorno in Champions, si approccia al 2025 con un po’ di delusione per come è andato il monday night del Dall’Ara. Nel mirino del pubblico emiliano, però, anche l’arbitro Giovanni Ayroldi di Molfetta, che espelle in modo dubbio Pobega e poi ferma un’azione estremamente promettente dei padroni di casa senza concedere un vantaggio: si discuterà a lungo di quanto accaduto stasera.
Finisce però 2-3 nella diciottesima giornata di campionato e sorride l’Hellas, che conferma di non avere mezze misure: è in zona salvezza con sei vittorie e dodici sconfitte, nessun pareggio fin qui. Non solo: il Verona si conferma l’unica squadra che non ha perso neanche un punto da situazioni di vantaggio in questa Serie A; il Bologna è di gran lunga la formazione che ha persi di più una volta sopra nel punteggio in casa, ben otto con i due di oggi.
Il Bologna non vinceva due partite di fila contro il Verona dal 2018 e anche stavolta deve aspettare: tra l’altro, nelle ultime sei un solo successo, quello dell’anno scorso, con due pareggi e tre ko contando quello di stasera. Si tratta della terza trasferta con tre punti al Dall’Ara per l’Hellas nelle ultime sedici, e gli scaligeri evitano di peggiorare il record già incassato di venti sconfitte nell’anno solare.
La squadra veneta, peraltro, non vinceva l’ultima sfida dell’anno solare dal 2013, da allora aveva registrato tre pareggi e quattro sconfitte prima di tornare a riassaporare una gioia che mancava anche di lunedì tout court, visto che aveva perso le ultime tre giocate in questa settimana. Viceversa, i felsinei erano imbattuti negli ultimi cinque monday night e si fermano, così come si interrompe la striscia di imbattibilità casalinga che era giunta a quota undici partite.
LA CRONACA DI BOLOGNA-VERONA
E’ un primo tempo per cuori forti quello del Dall’Ara. Partono molto meglio i felsinei e spingono bene sull’acceleratore, sbloccandola grazie al gol di Benjamin Dominguez, che trafigge Montipò. E da lì in avanti sembra poter essere un assolo dei rossoblù, che in casa soprattutto hanno abituato a serate di gloria nelle ultime settimane. C’è la sfortuna però a mettersi in mezzo, come quando Odgaard sfonda e calcia, trovando però soltanto il palo. Poi, l’improvviso ribaltone prima dell’intervallo: Sarr pareggia i conti mantenendo freddezza a tu per tu con Skorpuski, e nel recupero del primo tempo una bella azione tutta da prima libera Tengstedt che non sbaglia.
Il secondo tempo comincia dunque con l’Hellas a sorpresa avanti, ma non è finita qui: Pobega sbraccia su Duda, Ayroldi non vede ma un suo collaboratore consiglia di estrarre il cartellino rosso, il secondo in otto partite per il centrocampista, che sconsolato abbandona il campo tra le proteste di tutto lo stadio e della panchina rossoblù per il mancato intervento del Var. Inizia però una partita dentro la partita (che diventa una corrida e sfugge completamente di mano al fischietto pugliese): di rabbia la squadra di Italiano schiaccia quella di Zanetti nonostante l’inferiorità numerica e arriva il pari ancora con Dominguez, abile a ribadire in rete dopo un palo colpito dai padroni di casa su punizione. Si entra in una mezzora finale davvero intensa in cui può succedere di tutto. E di tutto succede: il Bologna colleziona occasioni, a cinque minuti dalla fine però su una punizione laterale c’è l’incredibile quanto sfortunato autogol di Castro che condanna i rossoblù a un ko inaspettato e lanciano l’Hellas a 18 punti nonostante 12 sconfitte.
LE PAGELLE DI BOLOGNA-VERONA
IL MIGLIORE – Benjamin Dominguez, voto 7.5. Nonostante la sconfitta rocambolesca, la prestazione dell’esterno offensivo dei rossoblù è maiuscola: due gol, tante giocate di qualità e prepotenza atletica: da riproporre con continuità.
IL PEGGIORE – Tommaso Pobega, voto 4. Al di là della correttezza o meno del cartellino rosso, non è accettabile essere espulsi per due volte nel giro di otto partite. E lo sa bene, così come lo sa Italiano. I gol che segna sono importanti, così come è importante non lasciare i compagni in dieci.
L’ARBITRO – Giovanni Ayroldi di Molfetta, voto 4. In enorme difficoltà, e non è la prima volta, l’impulsivo e naif fischietto pugliese, che decide di estrarre un cartellino rosso discutibile per la sbracciata di Pobega su Duda e da lì in avanti perde il controllo della partita, che diventa una mezza corrida per tutto il secondo tempo. Gravissimo anche l’errore al 74′, quando fischia subito un fallo negando un vantaggio che stava producendo una chiara occasione da gol per il Bologna.
IL TABELLINO
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 6; Holm 5.5 (44’st De Silvestri sv), Beukema 5.5, Lucumì 5, Miranda 5; Freuler 6, Pobega 5; Dominguez 7.5 (35’st Ndoye sv), Fabbian 6.5 (44’st Dallinga sv), Odgaard 7 (44’st Orsolini sv); Castro 6. In panchina: Bagnolini, Ravaglia, Erlic, Casale, Corazza, Lykogiannis, Moro, Ferguson, Urbanski, Karlsson, Ndoye, Iling-Junior. Allenatore: Italiano 6.
HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò 6.5; Dawidowicz 5.5 (14’st Magnani 6), Coppola 6, Ghilardi 6; Tchatchoua 5, Serdar 6.5, Duda 5.5, Lazovic 6 (30’pt Bradaric 6.5); Suslov 5.5 (14’st Belahyane 6); Sarr 7 (25’st Mosquera 6), Tengstedt 7.5 (25’st Livramento 6). In panchina: Perilli, Magro, Daniliuc, Faraoni, Okou, Kastanos, Dani Silva, Lambourde, Alidou, Cissè. Allenatore: Zanetti 6.5.
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 4.
RETI: 20’pt, 13’st Dominguez, 38’pt Sarr, 47’pt Tengstedt, 43’st Castro (aut).
NOTE: terreno di gioco in pessime condizioni. Spettatori: 26.454. Espulso: 6’st Pobega per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Dawidowicz, Suslov, Coppola, Ghilardi, Tchatchoua, Castro, Lucumì. Angoli: 11-5. Recupero: 2’pt, 5’st.
LE DICHIARAZIONI
VINCENZO ITALIANO – “Ci siamo giocati un bel po’ di jolly, nel primo tempo avevamo in pugno la partita, quell’indecisione che porta all’1-1 secondo me ci ha tagliato le gambe. Non dovevamo prendere il secondo gol, poi in inferiorità numerica siamo stati bravi a mettere alle corde il Verona, oggi è stata una di quelle partite stregate. L’espulsione di Pobega è stata frettolosa, ma se non gli regaliamo ciò che gli abbiamo regalato la portiamo a casa. Dispiace perché siamo in un bel momento, ci rimaniamo però sono tre punti che sarebbero potuti essere davvero importanti. Siamo rimasti ordinati, non ho toccato nulla perché i ragazzi sono rimasti equilibrati. Il terzo gol è un gol che decide le sorti di una partita che forse era già scritta. Vuol dire che era tutto segnato e scritto. Ripeto, per me l’espulsione è esagerata, potevamo prendere punti e un’altra prestazione da aggiungere a quelle precedenti. Volevamo chiudere diversamente, ma siamo ancora lì. Cosa dirò a Pobega? È un pezzo di pane, non ha queste reazioni per malizia, gli è venuto d’istinto. Deve stare molto più attento, alla ripresa metteremo qualche paletto”.
PAOLO ZANETTI – “Se ho parlato di mercato con quella che sarà la nuova proprietà? Ci siamo concentrati sulla partita, per gli aspetti societari non sono io il responsabile di quell’area, sono concentrato sulla squadra e sul campo. Oggi al di là dei singoli c’è stato un lavoro di squadra, nelle ultime tre partite la squadra ha sempre risposto. Con la fortuna abbiamo un debito enorme, possiamo recriminare tante cose in passato. La cosa più importante sono i risultati, oggi siamo a +4 con le difficoltà che abbiamo avuto. Vogliamo avere più equilibrio, lo stiamo già facendo, ma non vogliamo perdere quella che è la nostra filosofia. La scelta di giocare con Sarr e Tengstedt? Non abbiamo mai giocato con meno di due attaccanti, non c’è mai stato un problema in attacco, se avessimo difeso meglio forse avremmo avuto qualche punto in più. Qualche partita l’abbiamo giocata un po’ in punta di piedi, nelle ultime gare abbiamo avuto lo spirito Hellas”.