Zlatan Ibrahimovic è pronto a tornare in campo dopo il problema al tendine d’Achille. L’attaccante del Milan lo ha confermato a ‘Mi Vida’ su Radio 105: “Se torno presto? Questo è sicuro”. Sugli infortuni: “Sono situazioni molto difficili. Nella mia carriera non ho avuto tanti stop, mentre negli ultimi anni sì, anche un infortunio grave”. Lo svedese, poi, si è espresso così su un suo possibile ritiro: “Tanti continuano a darmi del finito, ma mi caricano”. Sulla Serie A: “E’ un torneo che mi sembra equilibrato. Chi è più forte da febbraio-marzo, vincerà, anche perché ora iniziano le partite europee per le altre. Quando sono arrivato io, la Serie A era diversa, era piena di superstar, mentre oggi è più collettivo. Se vincessi col Milan, con questa squadra, mi darebbe più soddisfazione di dieci anni fa”.
Ibra si è anche soffermato sul suo rapporto con Adriano Galliani, che nel 2010 lo volle al club rossonero: “Gli voglio troppo bene. Quando ero a Barcellona non ero felice e non avevo adrenalina. Adriano mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Questa volta torni in Italia e giochi nel Milan’. È venuto a casa mia e mi ha detto ‘Non mi alzo finché non accetti’. È un gentleman, con lui e Berlusconi ero tornato felice. Le cose alla fine sono andate bene e abbiamo vinto. Quando sono andato via ero molto arrabbiato con lui, per otto mesi non ci siamo parlati. Gli ho detto: ‘Vendi tutta la squadra, ma non Ibra’. Mi aveva promesso di non vendermi, poi in estate mi ha spiegato la situazione e mi hanno ceduto al PSG. Non ero felice…”.
Sul suo ritorno in Europa dopo l’esperienza americana: “Non dovevo tornare. Sono andato negli Stati Uniti perché venivo da un infortunio grave e là è andata benissimo. Raiola mi ha manipolato e mi ha convinto a venire qui, non era programmato. In Europa era tutto fermo, serviva il terremoto Zlatan”. Infine un commento sul futuro: “Ho fiducia in tutto quello che sto facendo. Quanto andrò avanti non lo so, ma cerco sempre di andare oltre al limite. Perché essere normali quando puoi essere più forte? Per il futuro vediamo. Sono curioso per certe cose: per esempio, diventare un attore… Qualcosa che mi dà adrenalina. Ma nulla sarà come il calcio. Dovrò fare la differenza. Ho tanti progetti, ma ora il mio focus è essere un calciatore – ha concluso Zlatan -. Quando torno butto giù tutto lo stadio”.