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Ibrahimovic, nel bene e nel male. Dopo aver sbagliato il rigore del possibile 2-2 (il terzo in stagione), lo svedese al 93′ va in cielo e regala un punto prezioso al Milan,che rimonta due gol al Verona, il quale deve rimandare l’appuntamento con il primo successo al Meazza. Il match è un vortice di emozioni: nel primi 19 minuti l’Hellas spaventa Donnarumma con Kalinic e va avanti di due gol, con Barak e l’autogol di Calabria (su tiro di Zaccagni), il Milan accorcia con l’autogol di Magnani, che devia un tocco di Kessie, e nel secondo tempo trova il meritato pareggio.
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Il secondo tempo non ha meno emozioni: il Milan sbaglia un rigore con Zlatan, Calabria segna al 90′ ma il gol viene annullato per fallo di mano dello svedese, che al 93′ va in cielo e fissa il risultato sul 2-2. Silvestri, superman per tutta la partita, non riesce ad arrivarci. Piace l’atteggiamento con cui entra in campo il Verona, che riesce a mettere sotto il Milan nei primi dieci minuti come in Italia ultimamente non stava riuscendo a nessuno. Dall’altra parte Pioli deve fare qualcosa per la difesa sui calci piazzati: ad esclusione della rete di Lukaku nel derby, tutti gli altri goal subiti quest’anno dalla sua squadra in campionato sono arrivati sugli sviluppi di un calcio da fermo. Arrivare sempre dopo gli avversari sulle seconde palle può essere una questione di attenzione, ma anche di organizzazione: a questo punto non si può più parlare di casualità.
La reazione dei rossoneri nella ripresa è stata tuttavia ottima. Non è facile reagire dopo essere andati sotto di due reti, soprattutto contro una squadra ben organizzata come quella di Juric, che fino ad oggi vantava la migliore difesa del campionato e schiacciarla nella propria area di rigore, a riprova che a livello di consapevolezza dei propri mezzi non è cambiato nulla dopo la brutta sconfitta in Europa League. Alla fin dei conti il risultato è stretto ai rossoneri, decisamente poco cinici e talvolta sfortunati in zona gol. Questo non toglie nulla ad un Verona, mina vagante del campionato insieme al Sassuolo, che ha approcciato bene la partita e ha provato a giocarla a viso aperto finché ha potuto e poi è stato bravo a difendere il risultato utile fino alla fine.
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