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“So tutto dell’Inter. È la mia squadra, lo sarà per sempre. È una questione affettiva difficile da spiegare. Quando la vedo giocare, dentro di me è un tumulto di emozioni”. Oggi Lothar Matthäus compie 60 anni e l’Inter cita le sue parole nel fargli gli auguri. “I ricordi che lo legano alla nostra storia sono tanti e tutti speciali – si legge sul sito del club – dall’estate del 1988 al 1992 ha indossato la maglia nerazzurra per quattro stagioni indimenticabili nelle quali ha mostrato il suo talento da centrocampista moderno e la sua mentalità vincente”. “Ho sempre giocato per vincere. La nostra era una squadra eccezionale, avevamo cuore e penso sia stato questo il fattore decisivo”. Il debutto il 21 agosto 1988, Parma-Inter 1-2 di Coppa Italia: esordio e gol, su rigore, al 78′: il primo dei 53 segnati con la maglia nerazzurra. 153 presenze e reti determinanti per la conquista dello Scudetto ‘89, della Supercoppa Italiana e la Coppa Uefa 1991: la punizione storica e decisiva nella sfida Scudetto contro il Napoli, il gol su rigore contro la Roma nell’andata a San Siro prima del raddoppio di Berti nella vittoria che regalò, nonostante la sconfitta al ritorno, la prima Coppa Uefa della storia nerazzurra.
“Far parte di quella squadra è stato per me un gran divertimento e un grandissimo privilegio. Quando abbiamo sollevato la Coppa eravamo esaltati, felici per noi stessi e per i tifosi. Eravamo forti, ma soprattutto, eravamo un gruppo fantastico”. E poi il Pallone d’Oro nel 1990, mostrato a San Siro nell’anno in cui, sempre in Italia, fu protagonista (con quattro gol) della vittoria della Germania al Mondiale. “Sollevarlo in casa è stato un brivido incredibile. Ricordo che lo stadio era pienissimo e il mio sorriso incantato. Condividere con i tifosi nerazzurri quel momento è stato magico: ogni calciatore gioca per i propri supporters, è vero, ma loro significano tantissimo per me”.
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