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Doveva essere l’acquisto più importante, l’arma in più per il salto di qualità e lo è stato. Achraf Hakimi si è presentato all’Inter con la veste giusta di chi sembra nato per fare il quinto di Antonio Conte e con numeri record in zona gol: il marocchino nella scorsa stagione è stato infatti il 2° giocatore più giovane ad aver fornito almeno 10 assist nei top-5 campionati europei, dietro solo a Jadon Sancho. Numeri da attaccante, ma soprattutto da top player che ha permesso ai nerazzurri di compiere un salto di qualità importantissimo in uno dei ruoli chiave per il tecnico. E numeri che non si discostano più di tanto dal rendimento avuto nella stagione dello Scudetto nerazzurro. Sette gol e sette assist, a quattro giornate dal termine di un campionato che l’ha visto partire fortissimo: assist contro la Fiorentina all’esordio, gol e assist alla seconda giornata contro il Benevento.
Poi una piccola flessione fisiologica di ambientamento e la panchina in due sfide cruciali contro Atalanta e Napoli ma alla fine è emersa la qualità e la classe di un giocatore che il Real Madrid probabilmente rimpiangerà a lungo. Lo dimostra la doppietta contro il Bologna nel decimo turno che gli ha permesso di finire nella cronaca della stagione come il più giovane difensore europeo a segnare due gol in una singola partita fino a quel momento. Solo Robin Gosens nei cinque maggiori campionati ha i suoi numeri: almeno sei gol e almeno sei assist per una potenzialità sotto rete che sfugge anche a chi l’attaccante lo fa di ruolo. Non a Lautaro e Lukaku che dalle sue sortite offensive hanno spesso e volentieri tirato fuori dal cilindro giocate e gol decisivi. L’Inter si gode un acquisto chiave per le sorti del campionato e lo dimostrano i numeri. L’ultimo laterale nerazzurro a realizzare almeno sei reti fu Maicon in un’altra stagione magica come il 2009/2010. Non male, per uno che dal Real è stato scartato. L’Inter se lo gode e ringrazia.
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