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Maurizio Sarri lo ha sempre definito “un ragazzo sensibile”, proteggendolo dalle critiche, i malumori della piazza e i fischi dello stadio. Forse va letta così la sostituzione di Felipe Anderson con Gustav Isaksen all’intervallo di Lazio-Frosinone (sullo 0-0) e non a gara in corso. Quel che è certo è che il secondo tempo (3-1 il risultato finale) contro i ciociari ha determinato forse il definitivo cambio di gerarchie nell’attacco biancoceleste. L’esterno danese ha servito un assist per Castellanos e ha realizzato la rete del sorpasso. Nel mezzo, una serie di giocate di qualità e una vitalità che Felipe Anderson sembra aver smarrito in un mese in cui il mercato e i discorsi sul futuro lo hanno riguardato più di altri. Il rinnovo non è arrivato, l’accordo non c’è e il brasiliano avrebbe iniziato a guardarsi intorno. Si parla di Juventus alla finestra, ma anche di un’Arabia Saudita pronta a mettere sul piatto 15 milioni circa per strapparlo alla Lazio prima della scadenza. Stando a quanto filtra, Claudio Lotito avrebbe detto no. Il rapporto col brasiliano è solido e Anderson è forse uno dei colpi di mercato che più hanno soddisfatto il presidente biancoceleste in passato. Non si esclude quindi un nuovo tentativo nelle prossime settimane, ma per il brasiliano la nuova trattativa potrebbe essere diversa, non più impostata sullo status di intoccabile, ma anzi da prima alternativa al ‘nuovo’ Gustav Isaksen.
Con o senza Felipe, in ogni caso, la Lazio sembra aver cambiato marcia. La squadra di Sarri ha vinto le ultime due partite, realizzando un totale di cinque gol, una rete in più di quelle segnate nei sette incontri precedenti in Serie A. Numeri eloquenti, che ora Isaksen e compagni vogliono confermare contro l’Udinese, prima del derby di Coppa Italia contro la Roma. Di fronte però c’è una squadra che sembra in ripresa. L’Udinese ha vinto a sorpresa l’ultima partita di Serie A (3-0 contro il Bologna) e non ottiene due successi di fila in campionato dallo scorso marzo, quando vinse contro Empoli e Milan. Le gerarchie offensive di Cioffi sono ormai ben chiare, con Lorenzo Lucca che ha trovato la rete in tre gare casalinghe di fila. Se dovesse segnare anche contro la Lazio, eguaglierebbe il rendimento di Antonio Di Natale (ultimo bianconero ad andare in gol per quattro partite interne consecutive nel 2014). Lo stesso che ha 11 gol in più in Serie A di Ciro Immobile, assente per infortunio. Al suo posto c’è il Taty Castellanos, un altro chiamato a blindare il posto da titolare in una partita che può dare respiro alle ambizioni di due squadre in ripresa.
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