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Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, si è concesso ai microfoni di Sky Sport 24 parlando a due giorni dall’ok del Governo per la ripresa dei campionati. Un risultato arrivato dopo mesi di interlocuzioni, di momenti di tensione e di tanto altro che oggi il numero uno della Figc ha raccontato.
ATTENZIONE – Siamo sempre attenti, siamo in una fase meno complessa ma è un momento molto delicato: della programmazione, pronti a ripartire. Vigili perché sappiamo che i rischi sono sempre molto alti, presenti e dietro l’angolo. Dipenderà molto dal nostro senso di responsabilità e anche un pizzico di fortuna.
EUROPA – L’Italia dal primo momento si è affidata alla rete delle relazioni coordinata magistralmente dalla Uefa. Sapevamo benissimo che l’Italia non poteva essere estranea a questa ripartenza, il titolo dell’Equipe credo sia emblematico. Un titolo che sono particolarmente contento di non doverlo leggere in Italia, lo lasciamo noi ai francesi. Oggi portiamo a casa un risultato importante, ha influito la nostra determinazione.
INCONTRO DECISIVO – L’Incontro con Spadafora, a differenza di altri momenti di tensioni e di continuo confronto dialettico, è stato un momento di grande armonia e di condivisione di percorso. Eravamo più sollevati da un peso che portavamo dentro da tantissimo tempo. Un calcio che ha dimostrato grande coerenza, che ha preso grande coscienza e grande consapevolezza anche dei suoi limiti. Abbiamo dialogato costantemente con il nostro ministro, continuamente avuto confronti all’interno del nostro movimento.
MECENATISMO E CIALTRONISMO – La preoccupazione è stata molto forte, purtroppo abbiamo vissuto momenti di difficoltà e complessità . In un mondo dove siamo abituati a convivere con mecenatismo e cialtronismo: dovevamo oltrepassare i filosofi dell’ovvio, i fautori del piano B, gli anfitrioni dell’emergenza Vi garantisco che ogni momento il calcio italiano doveva ripartire perché rappresenta per tutti i nostri appassionati momenti di grande condivisione.
PERSONE DA EVITARE – Ho seguito alcune indicazioni di Papa Francesco: è stato un periodo che ha messo a nudo la vulnerabilità dell’essere umano. Questo mi ha reso molto più forte e deciso rispetto a prima, ringrazio questo periodo per avermi concesso di capire chi veramente ti vuole bene e soprattutto quali sono le persone dalle quali ti devi guardare con grande attenzione. Nomi e cognomi? Li tengo per me.
STAGIONE 2020/2021 – Nuovo format per accorciare la prossima stagione? Se il campionato sarà in grado di partire il 12 settembre, andando a intensificare alcune date nel periodo natalizio dovremo chiudere nei tempi giusti e nei tempi previsti. L’auspicio è che si riprenda con le stesse modalità che noi conosciamo, ma siamo pronti a valutare soluzioni alternative.
PIANO B E PIANO C – In caso di nuova sospensione: il nostro piano B è un piano strutturale che è molto chiaro contenuto all’interno di una delibera del Consiglio Federale che prevede di far ricorso ai play-off e ai play-out per far sì che ci sia legato ad un merito sportivo. Nel caso in cui il campionato dovesse seguire un’interruzione definitiva terremo conto di un algoritmo che approveremo all’inizio di giugno che terrà conto di eventi oggettivi accaduti sul campo.
CONTRATTI AL 30 GIUGNO – La Fifa ha dato delle indicazioni a cui ci siamo attenuti. Stiamo cercando di arrivare ad una sorta di accordo tra le parti, tra l’Associazione italiana calciatori per fare una piccola modifica dell’accordo collettivo per una proroga della scadenza sino alla fine dei campionati.
SERIE C E CALCIO FEMMINILE – Per la Serie C l’ ipotesi è il 28 giugno e partirà con i play-off e i play-out. Sarà oggetto di riflessione del Consiglio Federale. Per il calcio femminile mi piacerebbe moltissimo che il campionato di Serie A avesse possibilità di trovare una sua conclusione, sarebbe un momento di grande esaltazione, di rispetto e pari dignità per tutto il movimento.
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