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Tutti pazzi per Gonzalo Villar. L’allenatore della Roma Paulo Fonseca se lo gode e ormai difficilmente fa a meno di lui nell’undici titolare, Francesco Totti lo ha di recente incontrato a pranzo e qualcuno vocifera che dietro quella visita ci sarebbe la volontà di averlo nella sua agenzia, Luis Enrique lo monitora con attenzione. Nel frattempo lui sfoggia umiltà sui social, è amato dai compagni, continua a studiare all’università e ha un rapporto splendido con i tifosi alimentato continuamente da una intensa (e sana) attività social. Insomma, se c’è da trovare una rivelazione della (fin qui ottima) stagione della Roma, il pensiero non può non andare a lui. Classe 1998, scuola Valencia ed Elche, la sua squadra del cuore. Poi l’approdo alla Roma, a gennaio, per 4 milioni e due giorni dopo l’esordio al posto di Veretout che sarà suo partner a centrocampo. Nell’uscita bassa è apparso il migliore e non sono pochi i tifosi che lo hanno accostato a Pizarro, un altro che a Roma ha lasciato ricordi dolci. Come è dolce quel piede che contro il Cagliari è stato preciso nei passaggi per il 94%. Non male in una partita che l’ha visto recuperare palla in sei occasioni con quattro falli subiti.
Persino nei due grandi tracolli dei giallorossi (4 reti subite contro Napoli e Atalanta), l’ingresso in campo di Villar sembra aver quantomeno dato un pizzico in più di ordine nella confusione. Un primo segnale a dire il vero si era visto sin da luglio quando all’Allianz Stadium fu oscurato solamente da uno straripante Zaniolo. Ma nel complesso in mezzo al centrocampo bianconero, fu proprio quel giovane spagnolo a brillare e spadroneggiare. Poi le amichevoli estive, una prova sontuosa nel test col Frosinone, la fiducia inizialmente concessa solo in Europa League fino alla gara della svolta in campionato. Negli 80′ giocati in Roma-Parma, Villar ha orchestrato il gioco con la classe del veterano e si è preso una maglia da titolare che gli è stata tolta solo in due occasioni: Napoli e Atalanta, le due brutte sconfitte. Un caso? Sicuramente sì. Ma una cosa è certa. Nessuno sa interpretare quel ruolo meglio di Gonzalo Villar nella Roma. Fonseca lo sa bene. E forse anche Luis Enrique.
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