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Nel giorno del ricordo di Davide Astori (domani sarà un anno dalla sua scomparsa) tra Atalanta e Fiorentina finisce 3-1. A Bergamo la partita è bellissima, molto fisica e ricca di occasioni da una parte e dall’altra. Alla fine la spunta la squadra di Gasperini grazie alle reti di Ilicic, Gomez e Gosens.
Il match comincia con un erroraccio di De Roon che praticamente offre l’assist per Muriel, finta di corpo del colombiano e Gollini battuto. Sale in cattedra il Papu Gomez, in una delle sue migliori prestazioni stagionali, e l’Atalanta riprende le redini della gara. Al 28’ la Dea batte velocemente una punizione sulla trequarti, palla per Ilicic che calcia col destro, deviazione di Biraghi e Lafont ingannato. 1-1. A portare i bergamaschi in vantaggio ci pensa Gomez cha lascia sul posto Milenkovic, si fa 50 metri palla al piede e batte l’estremo difensore Viola con un tiro dal limite dell’area. Chiude la pratica, nel secondo tempo, Gosens che insacca in rete il traversone dell’altro esterno Castagne. Rete arrivata, oltretutto, dopo una spettacolare azione corale degli atalantini e Fiorentina definitivamente piegata. La sfida è caratterizzata da continue emozioni, tant’è che Gollini e Lafont sono, in più occasioni, provvidenziali. I muscoli di De Roon (poco preciso in impostazione e non perfetto questa sera) e Freuler sono fondamentali per fare la differenza in un match molto intenso. Serve a poco, invece, il sacrificio di Veretout che si trova troppo spesso a lottare da solo, data la pessima partita di Edmilson Fernandes, completamente assente e fuori dal gioco.
Da segnalare anche le ottime prestazioni di Mancini, un muro in difesa, e di Chiesa che spazia per tutto il campo arricchendo la sua partita con giocate deliziose e colpendo anche una traversa nella seconda frazione. Due ragazzi che oltre ad aver giocato una partita sontuosa saranno ben presto il futuro dell’Italia.
La Fiorentina prova a contenere la forza dell’Atalanta con un pressing alto e ben organizzato ma appena gli uomini di Gasperini riescono a saltare la prima linea, la Viola è costretta a rincorrere. Milenkovic spesso e volentieri sbaglia i tempi di gioco e inseguire poi le meraviglie offensive della Dea è un’impresa ardua. All’Atleti Azzurri d’Italia si è vista un’Atalanta eccellente che ha approcciato il match con il piede sbagliato ma ha saputo ribaltare il risultato. A lunghi tratti l’ottima condizione fisica dei bergamaschi e le giocate meccanizzate hanno portato a scuola la Fiorentina e il secondo tempo è stato tutto a tinte neroazzurro. Il lavoro di Gasperini è visibile e palpabile in una squadra che funziona alla perfezione e continua a essere, grazie anche a questa vittoria, in lotta per la corsa europea.