[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Battere il passato per aggredire il futuro. Missione di Juventus e Inter, ex campione d’Italia e campione d’Italia in carica, ma alle spalle di Napoli e Milan, capoliste. Di fronte ci sono Maurizio Sarri e Luciano Spalletti, destini diversi, critiche diverse: il primo vinse, ma lasciò tra le critiche; il secondo non riuscì ad alzare trofei ma se ne andò tra gli applausi. Se la Juventus sembra ormai poter ambire solo al quarto posto, l’Inter ha la possibilità di rientrare anche nel discorso Scudetto. Ma serve la vittoria contro i partenopei. E nel frattempo il Milan si prepara alla sfida contro una Fiorentina in emergenza: altro ex, Stefano Pioli, contro i viola, tra ricordi felici e ferite profonde. Roma e Atalanta contro Spezia e Genoa, per non perdere terreno nella corsa al quarto posto.
La Juventus ha bisogno di certezze. La squadra di Allegri ha segnato esattamente un gol nelle ultime sei gare di campionato e in Serie A non registra una striscia più lunga senza segnare almeno due reti in un singolo match dall’ottobre 2008, con Claudio Ranieri in panchina. L’assente bianconero sarà Paulo Dybala, oltre a Chiellini. In casa Lazio da valutare Ciro Immobile che sta facendo di tutto per esserci, d’altrone è lui uno dei soli quattro giocatori già in doppia cifra nei cinque maggiori campionati europei 2021/22, insieme a Lewandowski, Benzema e Salah. L’alternativa è Pedro falso nove, con Zaccagni e Felipe Anderson ai lati. Sarri contro Allegri. “Mai detto che la Juve è ‘inallenabile’“, ha detto il tecnico biancoceleste, smentendo una leggenda metropolitana della sua esperienza che come ha ricordato gli “ha consegnato uno Scudetto”. Per Allegri “nessuna squadra è inallenabile”, ma ora è arrivato il momento di dimostrarlo.
Se Sarri è l’ultimo ad aver vinto uno Scudetto con la Juve, Spalletti è quello che l’Inter l’ha forgiata, portandola fuori dagli anni bui e consegnandola ad Antonio Conte che in due anni ha vinto lo Scudetto. Ora c’è Simone Inzaghi contro il Napoli che è quella, tra le squadre affrontate almeno due volte da allenatore in Serie A, contro cui il tecnico ha la più alta percentuale di sconfitte. Sfida tra il miglior attacco del campionato (Inter, 29 gol fatti) e la miglior difesa (Napoli, solo quattro gol subiti). Occhi puntati su Osimhen, mentre nella difesa nerazzurra mancherà de Vrij (spazio a Ranocchia). Mentre in casa Inter, l’attacco va risvegliato. Dopo aver segnato nove gol (cinque il bosniaco, quattro l’argentino) in Serie A tra la sosta di settembre e quella di ottobre (cinque partite), la coppia Edin Dzeko-Lautaro Martínez non è andata oltre quota una rete in cinque gare di campionato. Se il Napoli vince, è fuga. L’alternativa è una corsa Scudetto più corta, con nuovi protagonisti e grandi emozioni. Ma il dispetto degli ex è sempre dietro l’angolo.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]