Gianluigi Buffon ha rilasciato un’intervista esclusiva a ‘La Repubblica’ in cui ha confidato la sua voglia di continuare a giocare almeno per un’altra stagione ma il portiere della Juventus ha chiarito la situazione: “Incontrerò presto il presidente Agnelli. Voglio capire che tipo di vestito posso indossare, se la Juventus pensa che io possa essere ancora importante. Mi piacerebbe, ma la soluzione migliore va trovata con la società. Certo è che non voglio diventare un problema né per la Juve né per i miei compagni“.
E se Agnelli dicesse di no e avesse altre idee per il portiere? “O la Juventus o nulla. Mi sento come mi sentivo sei, sette anni fa. Non voglio passare per un vecchiaccio che mente persino a sé stesso per aggrapparsi con le unghie e i denti al suo monumento e alla pagnotta”.
Idee chiare quindi su cosa fare e che scelte fare, ma questo desiderio è rinato dentro a Buffon durante questo periodo in cui è stato lontano dal campo a causa di un infortunio: “Nella vita nulla accade per caso. La sosta mi ha fatto bene, mi ha inviato un messaggio chiaro, mi ha costretto a pensare. Oggi sento dentro di me un desiderio di competere anomalo per la mia età”.
Importante l’apporto dato finora dal compagno Wojciech Szczesny che ha difeso la porta in questo periodo di assenza del capitano bianconero: “È un grande portiere e se dovessimo vincere il campionato gran parte del merito sarà suo. Come suo sarà il futuro”.
Ultimo appunto sul futuro dopo la fine della carriera, che potrebbe quindi essere posticipato rispetto ai piani iniziali, riguarda ad un futuro da allenatore per lui: “Se succederà non sarò l’allenatore di un club. Vorrei prendermi il lusso della noia. Un incarico da Ct non mi dispiacerebbe. È un impegno stimolante, con una responsabilità istituzionale e educativa. Rappresenti un Paese intero. Unisci, non dividi”.